venerdì 19 giugno 2009

Il vicequestore Consoli sotto torchio per quattro ore, ma l'avvocato Crisileo è ottimista: "Il Riesame annullerà il provvedimento"

CRONACA S. Maria C. V. – Quattro ore di interrogatorio. Duro, durissimo. Davanti a Valerio Consoli, vicequestore di Isernia, ex dirigente dei commissariati di Castelvolturno e di Santa Maria Capua Vetere, due magistrati tostissimi. Anzi, tostissime, visto che si tratta di due donne: la gip Paola Cervo e la pm Francesca De Renzis. La prima ha firmato l’ordine di custodia cautelare ai domiciliari, la seconda ha richiesto il provvedimento. Le accuse: concussione ai danni dell’imprenditore Schiavone, proprietario della clinica Pinetagrande di Castelvolturno, proprio ai tempi in cui Consoli guidava quel commissariato, di violenza privata ai danni del dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Sparanise, Vincenzo Virgilio, per una vicenda che ha a che fare con l’installazione di un ripetitore della compagnia telefonica Tre nel terreno privato di Consoli.All’interrogatorio hanno presenziato i due avvocati difensori dell’indagato, e cioè Raffaele Gaetano Crisileo e Vittorio Giaquinto. E proprio Crisileo ha rilasciato una breve dichiarazione a conclusione dell’interrogatorio di garanzia che si consumato nell’ufficio del gip Cervo, raggiunto da Consoli, che si è spostato dalla sua attuale residenza di Isernia, nella quale è ristretto, come detto, agli arresti domiciliari. “Ritengo che il mio assistito – ha spiegato Crisileo – abbia risposto con puntualità e precisione alle domande che gli sono state formulate, ribadendo con determinazione la sua estraneità alle accuse mossegli- E posso dire di essere anche sufficientemente ottimista per l’esito del giudizio del tribunale del Riesame, presso il quale domani mattina deposteremo il ricorso contro il provvedimento cautelare, che, a mio avviso, sarà annullato.” Autore: g.g. - Fonte: CasertaC'è

0 commenti: