mercoledì 8 luglio 2009

Consorzio Rifiuti, i sindaci dissidenti del Pd cercano sponde per sabotare l'accordo su Giudicianni

POLITICA Caserta – Paradossalmente, l’assicurazione sulla vita del Pd e del suo segretario provinciale Enzo Iodice è costituita dall’avversario. Mai come nella vicenda dell’accordo bipartisan per dare al Consorzio unico dei rifiuti della provincia di Caserta un assetto stabile l’attuale compattezza del centrodestra rappresenta la garanzia che l’intesa che di qui a meno di 48 ore condurrà il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Giancarlo Giudicianni alla presidenza dell’assemblea e, successivamente, alla formazione da parte di quest’ultimo di un Cda a maggioranza Pdl (2 consiglieri a uno), resista al pressing di sei, sette, otto o dieci sindaci (il quadro delle dissidenze non è ancora chiaro) che proprio dal versante del Pd avversano duramente l’accordo costruito pazientemente negli ultimi mesi dai suoi leader provinciali Giuliano e Iodice. Casertace ha già in un paio di occasioni menzionato le fasce tricolori che sono rimaste con un pugno di mosche in mano dopo la caduta del primo presidente del Consorzio Unico rifiuti (vi facciamo sconto dell’imbarazzante modalità con cui fu eletto, dato che l’abbiamo raccontato una mezza dozzina di volte), il sindaco di Villa Literno, Enrico Fabozzi, che ha dovuto mollare la poltrona all’indomani dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche del suo Comune. Tutto quel fronte, che faceva perno anche su un altro sindaco che non è più sindaco (Lusini di Teverola), ora sbraita, si agita e scalcia. In prima linea quello di San Marcellino, ma anche altri dell’agro aversano. A loro si sarebbe unito Pasquale De Lucia, sindaco di San Felice a Cancello, il cui nome Enzo Iodice ha scartato all’ultimo momento, per dar spazio, appunto, a Giudicianni, che serve a Iodice per sancire il suo definitivo ritorno in auge a Santa Maria Capua Vetere, dove l’ex sindaco, oggi segretario provinciale del Pd, conta di nuovo come una volta, come dimostrano le nomine dei dirigenti comunali in una griglia che ricalca con la carta copiativa quella che era il format dell’apparato burocratico al servizio di Iodice sindaco. Il plotoncino dei dissidenti del Pd si è mosso in queste ultime ore, proponendo accordi spurii con colleghi del centrodestra. Obiettivo, rompere il fronte compatto dei primi cittadini Pdl e rimescolare le carte nell’assemblea che dopodomani mattina si celebrerà nella Prefettura di Caserta. Tentativo, a quanto pare, fallito. Sospiro di sollievo di Enzo Iodice, mai come in questo caso ostaggio del suo nemico e lieto di farsi travolgere dall’afflato della sindrome di Stoccolma. Autore: Gianluigi Guarino

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