CASERTA – Morire a 27 anni al culmine, come atto estremo di una disperazione impossibile di arginare. Così è finita, nel primo pomeriggio di oggi, l’esistenza di Antonio Dell’Aquila, dipendente dell’Enel di Caserta, che si è gettato dal quarto piano di un palazzo che sorge a pochi metri dal complesso dei salesiani. Un suicidio in pieno centro, che ha paralizzato il traffico per diversi minuti. Un gesto che ha gettato nello sconforto una giovane famiglia. Il ragazzo, infatti, era sposato e dal matrimonio aveva avuto un figlio. Un altro bambino era nato da una relazione precedente. Antono Dell’Aquila buono e sensibile. Così lo ricordano i suoi amici. Forse troppo sensibile per accettare i tanti compromessi di una vita che lo aveva già consegnato alla durezza di troppe prove consumate in età troppo giovane. La notizia ha destato molto sconcerto anche a Maddaloni, città in cui lavora la madre. Una professionista notissima, Vincenza Pescatore, dirigente dei Servizi sociali del Comune di Maddaloni. Ovviamente costernati tutti i componenti dell’ Amministrazione comunale, a partire dal sindaco Farina e dall’assessore ai Servizi sociali Sforza. Stesso discorso per i dipendenti, per coloro che, per anni e anni, hanno prestato la loro collaborazione negli uffici diretti dalla Pescatore. Fonte: CasertaC'è

mercoledì 11 febbraio 2009
Si uccide a 27 anni gettandosi dal quarto piano in via Roma il figlio della dirigente del Comune di Maddaloni, Vincenza Pescatore
Pubblicato da News Caserta Online alle 09:16
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