Si getta sulla pistola dell'estorsore, ferito il nipote del consigliere Nuzzo.

SAN FELICE A CANCELLO – Mentre le forze dell’ordine assestavano altri colpi significativi alle basi operative e di sostegno logistico dei commando casalesi, che hanno operato e sparato all’impazzata in questi ultimi mesi, altre zone della provincia di Caserta, apparse, di recente, relativamente tranquille diventavano, stamattina, teatro di episodi cruenti, che aprono, purtroppo, nuovi fronti, rendendo l’opera di polizia, carabinieri e guardia di finanza ancor più difficile e complessa.Della gambizzazione di Marcianise abbiamo già scritto in un altro ampio servizio di www.casertace.it. Ma quello che è capitato a San Felice a Cancello, nella centralissima piazza Giovanni XXIII, rimarrà per molto tempo impresso nel ricordo di chi questa mattinata di un giorno da cani, per citare il titolo di un famoso film, ha vissuto da testimone oculare. Erano passate da pochissimi minuti le 10,30, quando due uomini si sono minacciosamente avvicinati al 25enne Umberto Nuzzo, nipote del consigliere provinciale Emilio Nuzzo, che si trovava su un cantiere dell’impresa di famiglia, chiuso stamattina alle maestranze, ma che Umberto aveva temporaneamente riaperto per incontrare un fabbro con cui doveva discutere di alcuni lavori. Una di queste due persone ha chiesto al giovane, senza mezzi termini e con parole minacciose, di pagare una somma di denaro per la "protezione". Insomma, una richiesta estorsiva in piena regola. Il tutto condito dalla minaccia a mezzo pistola. E’ il caso di dire, mai come in questa occasione, con supremo sprezzo del pericolo, anche dettato, forse, dall’incoscienza degli anni giovanili, Umberto Nuzzo non solo si è rifiutato di accondiscendere alla richiesta di pizzo, ma si è gettato sull'arma brandita dall’estorsore. Ne è nata una violenta colluttazione che ha consumato i suoi drammatici, lunghissimi secondi sotto un porticato. I due si sono rotolati per terra. Dall’arma sono partiti tre colpi. Uno ha colpito di striscio all’addome Umberto Nuzzo, gli altri due hanno distrutto la tibia del complice dell’uomo armato. Attimi di terrore. Sul posto è arrivato anche Raffaele Nuzzo, papà di Umberto e fratello del consigliere provinciale Emilio Nuzzo, eletto, nel 2005 nelle liste dell’Udc. L’aggressore è scappato, l’altro, Giovanni Falco, 49 anni, di Caivano, con precedenti per estorsione e danneggiamenti, in pratica, privato dell'uso di una gamba, non ha potuto farlo in maniera efficace ed è stato intercettato rapidamente dai carabinieri della stazione di San Felice accorsi prontamente sul posto. Ma la storia non è finita qui: l’estorsore in fuga, infatti, si è diretto verso la scuola Gesué, che si trova a pochi metri dal palazzo comunale e in quel momento affollata di ben 300 alunni. Panico assoluto, con venti carabinieri armati di pistola, e di mitra che hanno battuto palmo per palmo tutta l’area circostante all’istituto scolastico. A rendere la scena ancor più drammaticamente spettacolare, l’atterraggio in piazza Mercato di un elicottero dei carabinieri, arrivato sul posto per cercare di intercettare dall’alto il fuggiasco. Ma, nonostante le battute, del complice di Giovanni Falco neppure l’ombra. Al punto che gli inquirenti sono propensi a sposare la tesi che l’uomo, dopo la feroce colluttazione con Umberto Nuzzo, abbia potuto trovare rifugio in qualche covo della zona. Il che porterebbe a dedurre che i due possano essere al servizio di qualche gruppuscolo camorristico locale, che opera al di fuori dallo schema della storia recente dei clan "indigeni", indeboliti dopo l'arresto del loro ultimo, il 53enne Francesco Massaro, da tempo in carcere.Intanto, Umberto Nuzzo è stato condotto presso il locale ospedale, dove gli è stata praticata solo una medicazione, dato che, fortunatamente per lui, come già scritto, il proiettile lo ha attinto solo di striscio. Il pregiudicato catturato, invece, è piantonato in stato di arresto in un reparto dell’ospedale civile di Maddaloni. Le battute e le indagini, ovviamente, proseguono a cura dei carabinieri della Compagnia di Maddaloni. Autore: g.g. - Fonte: Caserta C'è.

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