mercoledì 15 ottobre 2008

Giudicianni e Campochiaro, fischi e contestazioni a S.Andrea per i soldi del ristoro Cdr

SANTA MARIA CAPUA VETERE - Salgono sempre di più le adesioni nel movimento civico di S. Andrea dei Lagni. I cittadini non vogliono essere trattati come gente di serie B. E così, il gruppo civico di Giampiero Telese sale da cento, cintocinquanta firme a circa 500 firme di adessione. Il tutto per rivendicare più servizi e una politica di concreta attenzione a tanti problemi che affliggono quest’area importantissima e delicatissima della città, la vera porta che collega la conurbazione casertana con l’agro aversano. E così è capitato che venerdì sera, al centro Agorà, gli amministratori comuali, sindaco Giudicanni in testa, non hanno trascorso minuti piacevoli. Era stata l’Amministrazione a propziare l’incontro. Ma probabilmente il sindaco se n’è già pentito, dato che non immaginava quanto alta fossero la tensione e il grado di esasperazione dei tanti residenti che a quella riunione hanno partecipato. Da una parte l’amministrazione, con Giudicianni , gli assessori Gino Maio e Alfonso Salzillo, con il consigliere Giovanni Campochiaro, ma anche con Gaetano di Monaco e Fabio Monaco, dall’altra un centinaio di persone pronte a rintuzzare tutto ciò che gli amministratori comunali affermavano. L’ordine del giorno verteva sulla riassegnazione dei fondi che il commissario sull’emergenza dei rifiuti in Campania ha concesso all’amministrazione comunale in quanto la città è stata ed è sede di impianto di Cdr . La discussione è stata molto animata. Ma quando alcuni cittadini hanno domandato al sindaco se i fondi concessi fossero stati utilizzati per lo sviluppo del quartiere che ha subìto un drammatico impatto dalla presenza dell’impianto, il sindaco, come anche gli assessori presenti, hanno risposto che i dieci milioni di euro che giungeranno dal commissario di governo saranno destinati ad opere per ristrutturare la piazzetta dei fratelli De Simone , per potenziare la rete idrica, anche se questa fu già realizzata dall’ex sindaco Enzo Iodice nel 2000, per ristrutturare l’Arco Adriano e la casa comunale. A questo punto gli amministratori sono stati letteralmente bersagliati dai cittadini, i quali chiedevano che una parte dei fondi potesse anche essere utilizzato per le opere di recupero urbanistico nel quartiere, con un’attenzione particolarissima alla creazione di nuovi spai di verde attrezzato. E così, la riunione è terminata tra contestazioni e improperi. E anche con una diffida concreta: i residenti di Sant’Andrea ritengono di aver già dato molto alla causa della mondezza. Per cui, l’isola ecologica, che dovrà sorgere nei pressi del Cdr sarà combattuta con durezza con tutti i metodi democratici e legalmente consentiti. Autore: Prospero Cecere - Fonte: Caserta C'è.

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