mercoledì 16 aprile 2008

S.ARPINO Di Santo sindaco, Savoia sconfitto. Brancaccio si è vendicato

Caserta - Angelo Brancaccio si è preso la rivincita nei confronti di Giuseppe Savoia. Cade, quindi, il sindaco che aveva, negli anni, duellato a colpi di sciabola con quello che era stato prima il potente primo cittadino di Orta di Atella, diventando, poi, prima consigliere provinciale del Pds - Ds, poi consigliere regionale dei Ds, che aveva abbandonato dopo le note vicende giudiziarie che lo avevano coinvolto, aderendo all'Udeur di Mastella, di cui, oggi, è vicesegretario regionale. Quando cinque anni fa Savoia conquistò la fascia a Sant'Arpino lo fece con il contributo di Angelo Brancaccio, che mise i suoi uomini nella lista di quello che sarebbe diventato il sindaco dopo aver ottenuto la candidata con difficoltà non tanto a causa delle perplessità dei Ds e di Brancaccio, quanto delle remore che nutriva l'allora deputato della Margherita, Pierino Squeglia, che, certo, non vedeva di buonissimo occhio la relazione forte che legava, sin da allora, Savoia a Sandro De Franciscis, al tempo esponente di spicco della stessa Margherita. In quella lista c'era anche Eugenio Di Santo, che oggi pomeriggio è diventato sindaco a conclusione di uno spoglio senza storia (clikka in home page per vedere nel dettaglio i risultatii di S. Arpino e degli altri 15 Comuni della provincia di Caserta in cui si è votato per le Comunali) e che non ha dato mai la sensazione di poter offrire un finale thrilling. Quando Savoia e Brancaccio litigarono di brutto per motivi che sarebbe lungo ricordare in questo contesto cronistico, una parte della maggioranza si staccò, preparando il terreno per queste elezioni, in cui Di Santo non è riuscito solo a mobilitare Brancaccio, ma è riuscito a stringere alleanza con tutti gli avversari di Savoia, a partire da quelli del centrodestra. E a niente sono valsi i tentativi del sindaco allora in carica per rompere il fronte degli amici di Brancaccio. Savoia si fece legittimare da Bassolino in persona, che al tempo si era, a sua volta, accapigliato di brutto con Brancaccio, come nuovo riferimento dei Ds nell'area atellana. Niente da fare. Il gruppo di Brancaccio è rimasto intonso come un muro di granito. Rislutato: Di Santo sindaco, Savoia sconfitto, Brancaccio contento. Autore: g.g. - Fonte: www.casertace.it

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