giovedì 24 aprile 2008

Capobianco si è dimesso. I pretoriani di De Franciscis perdono un pezzo

Caserta - Il fuoco covava da tempo sotto la cenere. Ora, il caso è definitivamente esploso dopo che l'altra sera,durante la tempestosa riunione in cui i vertici del Pd casertano hanno analizzato il voto delle elezioni politiche e delle Comunali, era emersa la posizione di chi ritiene che una semplice sostituzione degli assessori dimissionari non serva a rilanciare l'azione dell'Amministrazione provinciale. Si era detto: via alla fase costituente del Pd casertano con i congressi sezionali e con l'elezione dei delegati congressuali e contestualmente si proceda all'azzeramento della giunta provinciale e, perché no, contestualmente, anche della giunta comunale di Caserta. Non era difficile attendersi che una soluzione così radicale potesse produrre da una parte delle reazioni negative, dall'altra appetiti incontrollabili. E così è successo che l'assessore provinciale ex Ds Franco Capobianco, negli ultimi anni vicinissimo al presidente della Provincia Sandro De Franciscis, ha rotto gli indugi e stasera ha sbattuto la porta, facendo venire fuori un ormai datato malumore risalente al periodo della designazione di quello che doveva essere il candidato buono per l'elezione alla Camera o al Senato. Non è un mistero che Capobianco ritenesse di avere almeno gli stessi numeri di Ceceri. Il fatto che De Franciscis abbia puntato dritto su quest'ultimo ha incrinato il rapporto con l'ex diessino, che si è messo più volte di traverso al Comune, interpretando una posizione fortemente critica all'interno del gruppo consiliare, sostenuto a spada tratta dagli altri due consiglieri Andrea Boccagna e Arturo Di Palo. La crisi è aperta. Le conseguenze non facilmente calcolabili. Autore: g.g. - Fonte: www.casertace.it

0 commenti: