lunedì 10 marzo 2008

Ferraro lascia Mastella e fonda un movimento

Casal di Principe – Nicola Ferraro cena da solo. In questo sabato sera, che per lui è esattamente uguale ai lunedì, ai martedì, ai mercoledì di questa fase difficile della sua vita, il pollo e il coniglio cucinati da mammà, gli tolgono, per qualche minuto, un po' di magone. Davanti al Tg scorrono le immagini di Mastella, che commenta il proscioglimento di Catanzaro. Ferraro, per un secondo alza lo sguardo dal piatto e il suo sguardo incrocia quello di Clemente che tutto vestito di nero campeggia al centro del televisore. Nicola Ferraro è seduto a tavola della sala da pranzo della sobria casa dei suoi genitori. Se i soldi abitano la vita di Nicola Ferraro, certo non abitano questa casa. A Casale capita spesso di imbattersi in appartamenti e abitazioni da sogno, che non è esagerato definire sontuose, serbate da portoni dimessi e mura esterne scrostate. La casa Ferraro è, invece, una corte accgliente, ma che viene usata come parcheggio per le auto. A pian terreno, come accadeva nelle antiche case contadine, c’è il soggiorno. Un tavolo lungo buono per il pranzo della domenica, mobili di ordinanza e dignitosa pulizia, un camino e nulla più. E’ qui che il consigliere regionale dell’Udeur sta consumando i giorni dell’attesa. Da Casale non può allontanarsi. Su di lui grava ancora il peso dell’obbligo di dimora. Scorrendo semplicemente l’ordinanza che ha terremotato l’Udeur o anche spulciando la stessa parola per parola, è facilmente deducibile che il ruolo di presunta testa d’ariete dei desideri di rivalsa dei Mastella nei confronti del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, Annunziata, recitato nella vicenda da Ferraro, non lo colloca al centro dell’inchiesta. In poche parole, non è lui il fucro dell’azione. Ma nonostante questo, è rimasto il solo a pagare, come se su di lui gravasse o incidesse un pregiudizio che con questa inchiesta non c'entra un fico secco. La Mastella, il suo collega in Consiglio Fernando Errico, pure loro coinvolti, non solo, infatti, hanno recuperato la piena libertà personale, ma svolgono compiutamente e senza alcuna limitazione la loro attività politica e istituzionale, al punto che di Errico si parla anche come ipotetico candidato alla presidenza della Provincia di Benevento. Ferraro ritiene di essere vittima di un’ingiustizia, ma assorbe l’accidente quasi con rassegnazione. Nessun sermone contro i giudici, solo l’esplicitazione quasi disarmante del disegno di cui l’Udeur sarebbe rimasto vittima.“Il piano - – spiega il consigliere regionale - è stato realizzato. Si voleva distruggere Mastella e l’Udeur e si è fatto in modo che Mastella e l’Udeur dovessero addirittura rinunciare a candidarsi alle elezioni. Hanno cominciato un anno fa, operando ai fianchi con una serie di illazioni mediatiche. Il bombardamento è continuato facendo in modo che Mastella diventasse il simbolo della cattiva politica. Poi hanno cominciato ad attaccare i suoi uomini. L’incredibile inchiesta di Santa Maria, in cui un giudice prima arresta e un minuto dopo si dichiara incompetente per territorio, ha colpito il partito al cuore. Ma non è finita qui. Tenendo me e gli altri maggiori collaboratori di Mastella in una condizione di soggezione, hanno isolato il leader proprio nel momento in cui ha tolto la fiducia al governo, proprio nel momento, cioè, in cui aveva bisogno di più aiuto. A quel punto, la missione era bella e che conclusa.”Pentito di essere entrato in politica?“Un po’ sì, anche perché più di qualcuno tra i miei amici mi aveva messo sull’avviso. Quello che si vede pubblicamente è la minima parte della politica reale, fatta di giochi grandi e pericolosi, che coinvolgono chi la politica la fa, ma anche chi dalla politica dipende o anche chi, pur lavorando fuori dalla politica, condiziona la stessa ovviamente per motivi politici. E allora è chiaro che anche queste persone, che dovrebbero essere indipendenti dalla politica, sono dei politici a pieno titolo.”Bel giro di parole, non c’è che dire. Ma lei ora che fa. La lascia la politica?“Non sono un tipo che si dà per vinto facilmente”.Per cui…“Per cui continuerò a lottare con i miei amici. Con i tanti che mi hanno espresso piena solidarietà in questi giorni, esortandomi ad andare avanti. E qualcosa, prossimamente faremo”In verità, a quanto ci risulta, già state facendo.“E’ vero, qualcosa si sta muovendo al centro. Con questi amici stiamo dando vita a un movimento politico, che si ispirerà anche nel suo nome alle posizioni di centro.”Dentro o fuori l’Udeur?“Diciamo che noi siamo una cosa, l’Udeur un’altra cosa. Ma questo non vuol dire che non potremo incontrarci di nuovo.”Considera finito il rapporto politico con Mastella?“Spero di no. Spero di stare ancora con lui. Per il momento, nulla ci impedisce di aggregarci allo scopo di non disperdere l’esperienza di un gruppo che in questi anni ha lavorato con entusiasmo e determinazione. D’altronde, lo stesso Mastella ha lasciato liberi tutti di assumere le posizioni che meglio rispecchiano i propri ideali in questa campagna elettorale.”Perché, avete veramente intenzione di farla questa campagna elettorale?“Guardi, sono stato tentato più volte di piantare tutto e più volte ho pensato, addirittura, di non andare a votare. Ma ho troppo rispetto per le istituzioni, per la funzione elettorale, massima espressione della democrazia. E così, invogliato anche dagli amici, si è deciso di dare vita a questo movimento.”Avete già deciso chi appoggerete alle elezioni poltiche?“No. Guarderemo i programmi e soprattutto verificheremo quali delle coalizioni e dei partiti in lizza metterà al centro della sua attenzione idee e proposte che possono servire ad affrontare non a chiacchiere, ma concretamente i tanti problemi che ancora affliggono la provincia di Caserta”Un movimento locale, tarato sulle questioni del territorio.“Certo, qui bisogna organizzarsi, altrimenti la nostra terra rimarrà l’ultima ruota del carro.”Chi ci starà in questo movimento?“Sto lavorando a contatto di gomito con l’onorevole Brancaccio, che sta profondendo impegno ed entusiasmo. Ma ci sono sindaci, assessori, consiglieri provinciali e tanti consiglieri comunali."A quanto ci risulta, nel movmento entrerebbero il sindaco di Trentola Pagano, quello di Cesa De Angelis, quello di Pastorano Diana…“Ma non solo loro. Questa nostra iniziativa serve anche a recuperare molti amici che sono usciti in questi giorni dall’Udeur e che si sentono disorientati. Gli offriremo una casa politica, ma soprattutto un punto di riferimento programmatico.”Centrodestra, centrosinistra o centro – centro?“Mi creda, al momento non abbiamo fatto alcuna scelta. Aspettiamo di leggere i programmi”.Diceva di Mastella…“Dicevo che sarebbe bello riprendere il cammino insieme. Ma questo non dipende solo da noi.”Ha sentito il commento di Mastella dopo il suo proscioglimento nell’inchiesta di De Magistris?“Certo. E un po’ mi sono commosso. Lui ha detto: chi ci ripagherà di tutto questo male, di tutto questo fango che ci è stato buttato addosso? Io aggiungo: come farò domani mattina a spiegare ancora una volta a mia figlia perché io sto sempre qui tappato e recluso nella casa dei miei genitori.”Lei si sente un po’ capro espiatorio?“Sì, è così, ma bisogna lottare, non bisogna gettare la spugna”.A quanto si dice, lei ha ricevuto molte avances in questi giorni. E’ vero?“Cavolo che è vero. Più di uno mi ha chiesto e ci ha chiesto di indicare dei nomi da candidare nelle primissime posizioni delle liste. Ma io non sono un trasformista. Nel 2001 sono entrato nel centrosinistra proprio nel momento in cui tutti dal centrosinistra scappavano, nel momento in cui il centrodestra aveva vinto le elezioni politiche. Per cui, non salgo sul carro el vincitore solo perché quest’ultimo è il vincitore. La politica, la vera politica è un’altra cosa.”
Autore: Gianluigi Guarino - Fonte: www.casertace.it

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