giovedì 22 novembre 2007

Ambiente: tarffico di rifiuti tra Campania e Calabria, quattro arresti.

I carabinieri hanno arrestato nelle province di Cosenza e Salerno quattro persone nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Castrovillari su un presunto traffico di rifiuti speciali dalla Calabria alla Campania. I militari della Compagnia di Castrovillari, che hanno condotto l'indagine, hanno notificato anche un provvedimento di obbligo di firma. Le misure cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Castrovillari su richiesta della Procura della Repubblica. I rifiuti venivano portati in Campania, violando in tal modo il divieto imposto dalla Regione, e trattati da una ditta di Polla, il cui titolare è stato arrestato. Coinvolti nell'inchiesta anche un altro imprenditore dello stesso settore e tre autisti, conducenti dei camion a bordo dei quali i rifiuti venivano portati dalla Calabria alla Campania. Le cinque persone contro le quali sono state eseguite le misure cautelari sono accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico illegale di rifiuti speciali. I carabinieri hanno anche notificato dieci informazioni di garanzia ad altrettante persone indagate nell'inchiesta. Venticinquemila tonnellate: è questo il volume di rifiuti speciali che l'organizzazione sgominata la scorsa notte dai carabinieri della Compagnia di Castrovillari, con l'identificazione di cinque dei suoi presunti componenti, quattro dei quali sono stati arrestati, avrebbe trasferito dalla Calabria alla Campania dal 2001 ad oggi. I rifiuti secondo l'accusa venivano portati in Campania a bordo di Tir i cui conducenti potevano contare su un sistema di staffette, assicurato da altri componenti dell'organizzazione che segnalavano la presenza di forze dell'ordine in modo da eluderne i controlli. Uno degli arrestati è il titolare della società Metal di Polla, specializzata nel trattamento di rifiuti, che è stato portato in carcere. La Metal trattava i rifiuti, li stoccava e poi li rivendeva. L'organizzazione di trafficanti di rifiuti, attiva dal 2001, avrebbe ottenuto guadagni per decine di milioni di euro. Per altre tre persone coinvolte nell'operazione, un altro imprenditore e due autisti, sono stati disposti, invece, gli arresti domiciliari. Un'altra persona, inoltre, è stata sottoposta all'obbligo di firma. I provvedimenti sono stati eseguiti in collaborazione con i militari della Compagnia di Sala Consilina (Salerno). Nell'inchiesta non sono coinvolti amministratori pubblici o esponenti politici.
fonte: Caserta Sette.