Nel pomeriggio di ieri ha avuto luogo, nel cortile della parrocchia N. S: di Lourdes, l´iniziativa "Quartiere ACQUAVIVi la festa!", promossa dal neo - comitato Città Viva sorto da poco proprio nel quartiere Acquaviva.
La prima parte della festa è stata animata da un gioco a cui hanno aderito più di 50 bambini: "Il grande gioco della città verde", che attraverso lo stare insieme ed il divertimento ha trasmesso contenuti educativi sull´ambiente ed informazione sulle questioni ambientali più eclatanti di Caserta.
Subito dopo c´è stato un momento assembleare con i cittadini del quartiere, una bella occasione di confronto sostenuto da numerosi genitori dei bambini partecipanti al gioco, e da anziani e ragazzi aggiuntisi dopo. L´attenzione chiaramente si è concentrata sui disastri ambientali che la nostra città sta subendo da decenni: cave, discariche abusive, immobilismo sul Macrico, assenza di spazi verdi, ma c´è stato anche un momento in cui ci si è concentrati maggiormente sulla situazione del quartiere Acquaviva, il più grande della città.
Chi il quartiere lo vive tutti i giorni ricorda il periodo della campagna elettorale, quello in cui i candidati o i loro sostenitori giravano le case dei cittadini, facevano comizi per le strade e sventagliavano promesse a destra e a manca: chi prometteva maggiore attenzione alle strade del quartiere, chi agli anziani, o chi più semplicemente, prometteva posti di lavoro tramite "favori": lo storico fenomeno del clientelismo, diffusissimo su questo territorio.
Eppure, ad un anno dalle elezioni, i bambini del quartiere giocano ancora in mezzo alle strade, gli spazi pubblici mancano completamente, si costruiscono discariche illegali a breve distanza dalle abitazioni, gli anziani lamentano l´inesistenza di servizi, la questione "Macrico" non si è sbloccata, ed i giovani sono ancora vittime del degrado. E´ stata una denuncia fortissima formulata dai tanti elettori presenti, che vedono distanti dalle proprie istanze i politici, che oggi non tornano più nei luoghi della campagna elettorale perché chiusi nei palazzi a fare gli affari. "E intanto qui noi ci ammaliamo di tumore".
Questa è la nostra classe politica: ci avvelena, ci priva degli spazi vitali, ci mantiene in vita quel giusto per votare quattro o cinque volte, e poi possiamo anche morire di tumore, di malattie respiratorie, di intossicazioni alimentari, e così via.
Questa è la "città morta". La città viva è quella emersa ieri nell´assemblea: la cittadinanza che da oggi denuncia quegli stessi politici che si ripresenteranno tra quattro anni alle proprie case, e che troveranno le porte chiuse. La città viva oggi è la città che si rifiuta di dare ancora fiducia a chi l´ha presa in giro, e che non voterà più questo ceto politico affarista e opportunista.
La serata si è conclusa con una cena sociale e danze popolari dei Contrò, Tammurriando e A´ via `e perruni.
Questa festa è il primo momento di un percorso che continuerà anche a settembre all´interno del quartiere, e che scommette tutto sulla partecipazione attiva delle persone alla vita sociale del quartiere Acquaviva e della città. L´alternativa, infatti, ad un centro - destra ma soprattutto ad un´amministrazione di centro - sinistra che comprende anche la sinistra radicale, sta nel protagonismo dei cittadini comuni, di coloro che possono scegliere di non porre più la scheda nell´urna e che possono contribuire a migliorare il livello sociale del loro territorio.
Il comitato si rincontrerà Lunedì 16 luglio, alle ore 19, nella biblioteca della Parrocchia di Lourdes.
COMITATO CITTA´ VIVA.
Per contatti: 3482209747
lunedì 16 luglio 2007
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