mercoledì 7 ottobre 2009

Spenti gli autovelox dallo scorso mese di agosto e nessuno ne sa nulla

ATTUALITÀ S.Nicola la Strada - "I due autovelox che abbiamo installati sul Viale Carlo III^, in tenimento del territorio di San Nicola La Strada, sono spenti dallo scorso mese di agosto". A darne la notizia è stato lo stesso sindaco Angelo Antonio Pascariello nel corso dell'ultima seduta del Consiglio comunale. La notizia ha colto di sorpresa sicuramente tutti i consiglieri comunale di opposizione se è vero, come è vero, che il capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Celiento, chiedeva notizie, alla luce della legge della regione Campania n. 10 del 22/07/2009 e dell'ordinanza del ministro Maroni del 27/08/2009, sulla messa a norma dei due autovelox allo stesso assessore alla Mobilità, Domenico Palumbo, nel corso dell'audizione di quest'ultimo con la Commissione Controllo e Garanzia, e questi, come risulta dagli atti, assicurava presto di informarli in proposito, omettendo di informare gli stessi componenti della Commissione che gli autovelox erano stati spenti. "Le due apparecchiature sono state spente il 1° agosto" - ha asserito Pascariello e, ironia della sorte, dopo alcuni giorni è scoppiato lo scandalo degli autovelox truccati, che vede indagati oltre 200 tra sindaci, assessori e comandanti di polizia municipale del casertano. L'indagine – che non vede assolutamente coinvolta l'amministrazione comunale sannicolese - "aveva portato il 5 agosto scorso al sequestro di apparecchiature autovelox in 33 comuni in provincia di Caserta. Recentemente il Tribunale del Riesame ha ritenuto solida l'ipotesi di reato - art. 323 c.p. - che giustifica il mantenimento del provvedimento di sequestro sulle attrezzature e sulle somme percepite dalle imprese private, ma ha riconsegnato le somme di denaro sequestrate ai Comuni perché "soggetto giuridico autonomo e diverso rispetto ai suoi funzionari o rappresentanti". L'indagine aveva evidenziato un sistema creato dalle amministrazioni municipali e dalle società che, in violazione di legge, "rappresentava un modo di facile, ingiusto e rilevante profitto". Le condotte contestate agli indagati riguardavano le modalità di affidamento del servizio da parte dei Comuni alle ditte private, la non corretta indicazione in bilancio delle somme provento delle sanzioni, le illecite modalità di rilevazione delle infrazioni. E ancora, l'omessa comunicazione alle competenti autorità delle infrazioni per il decurtamento dei punti e illeciti nel trattamento dei dati personali. Per i giudici - presidente Raffaello Magi, a latere Valeria Bove e Rosa De Ruggiero -, richiamandosi a una sentenza della Suprema Corte, in tema di violazioni di norme sui limiti di velocità accertate a mezzo di strumento elettronico omologato, ovvero l'autovelox, "il momento decisivo dell'accertamento è costituito dal rilievo fotografico cui deve, necessariamente, presenziare uno dei soggetti pubblici impegnati nell'espletamento dei servizi di polizia stradale e che non può essere effettuato, in via esclusiva, da soggetti privati". Gli autovelox a San Nicola La Strada vennero installa i 3 giugno 2008 e sinora hanno fatto introitare alle casse del Comune circa un milione di euro che, unitamente agli incassi fatti registrare dai sei "photored" - 4 sul viale Carlo III^ e due in via Pertini – hanno raggiunto cifre inimmaginabili. Ora, con il provvedimento di stop decretato dal sindaco Pascariello si spera che i due autovelox vengano definitivamente "cancellati".

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