giovedì 23 luglio 2009

Consulta agricoltura su igp carne di bufalo campana

AGRICOLTURA Caserta – Bisogna avviare tutti i processi per la valorizzazione della carne bufalina, mettendo in rete tutta la filiera che permetterà di garantire i produttori e i consumatori finali. Cosi il Rappresentante della Consulta Nazionale dell'Agricoltura, Rosario Lopa, illustrando questa mattina il Decreto del 30 giugno 2009, Protezione transitoria accordata a livello nazionale alla denominazione «Carne di Bufalo Campana» per la quale e' stata inviata istanza alla Commissione europea per la registrazione come indicazione geografica protetta. (09A08145) (GU n. 162 del 15-7-2009 - Suppl. Ordinario n.115). Con il riconoscimento comunitario del marchio Igp (indicazione geografica protetta) si potrà valorizzare e promuovere il consumo della carne di bufalo. E' il momento, per iniziare un'opera di valorizzazione della carne bufalina, ribadisce l'esponente dell'agricoltura ,infatti l'allevamento bufalino, in Europa, è una realtà economica tutta italiana: in Campania viene allevato l'80 per cento del patrimonio bufalino nazionale. Nella zona Dop, oltre a duemila aziende bufaline, sono presenti centinaia di caseifici che rendono questo settore una realtà con un notevole impatto socioeconomico, in particolar modo in una regione ad alto tasso di disoccupazione come la Campania: l'intero indotto bufalino occupa nella sola Campania circa ventimila addetti. Speriamo, ha concluso Lopa, che questo importante risultato, che nasce inizialmente dall'impegno dell'allora Ministro Alemanno e adesso dal Sottosegretario Buonfiglio con la filiera, il consorzio, i produttori e allevatori del territorio, veda anche le istituzioni territoriali competenti al ramo, affiancare il consorzio e rilanciare il comparto come volano socio-economico del territorio. Fonte : comunicato stampa

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