martedì 21 luglio 2009

Consorzio rifiuti, i nove sindaci fanno finta di dire sì a Munno, ma preparano la corsa di De Angelis

POLITICA Caserta – Se ci volessimo mettere a commentare quello che sta capitando dietro le quinte del Consorzio unico rifiuti, dovrei partire subito dopo per Pontida a inchinarmi ossequiosamente a baciare i piedi dell’Umberto, che da vent’anni va ripetendo che la classe dirigente da italiana da Roma in giù è inadeguata, inefficace, fancazzista e, soprattutto, famelica.Laciamo perdere e limitiamoci a riportare le news: stasera tutti dicono che i famosi nove o dieci sindaci contrari all’accordo tra Pdl e Pd sul nome del loro collega di Santa Maria Capua Vetere, Giudicianni, avrebbero dato il via libera a Luigi Munno, per gli amici Giggino, sindaco di Macerata Campania, il cui nome è uscito fuori da un vertice, svoltosi venerdì scorso, tra i due coordinatori provinciali di Pdl e Pd, Pasquale Giuliano ed Enzo Iodice, che in questo modo hanno inteso uscire dal gioco parlaizzante dei veti incrociati tra Giudicianni e il sindaco di San Felice a Cancello, Pasquale De Lucia. In realtà, i nove sindaci fanno finta. I nostri polli li conosciamo bene e siccome mancano nove giorni all’assemblea, se hanno detto sì con tanto anticipo è perché stanno preparando qualche cosa. Il “qualche cosa” è costituito dalla candidatura all’ultimo istante del sindaco di Cesa, De Angelis, pronto a sfruttare la debolezza intrinseca che accompagna unno, sindaco di un Comune che già, in pratica, si è messo in proprio rispetto al Consorzio nella gestione del ciclo dei rifiuti.Munno non è l’ultimo arrivato. Ha capito anche bene che dietro i nove sindaci si muovono le aree dissidenti dei due partiti. E già da ora ha messo le mani avanti: se non sarà lui presidente, è pronto ad appoggiare solo un nome appartenente geograficamente alla sua area. E il nome sempre lo stesso: quello del sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Giancarlo Giudicianni. Per quel che riguarda il Pd, parlare di area dissidente è improprio, dato che si sta assistendo a una vera e propria libanizzazione dello scontro interno. Un tutti contro tutti che il segretario Iodice non riesce assolutamente a dominare. Nel Pdl il discorso è un po’ diverso: qui, ufficialmente, tutti dicono che sono d’accordo con le decisioni di Pasquale Giuliano. In realtà, non è così: i due consiglieri regionali Sagliocco e Romano soffiano, sotto banco, sopra la cenere. Il primo perché come abbiamo scritto ieri, è, ormai, ai ferri corti con i suoi colleghi di partito aversani, che, si dà il caso, sono anche coloro che governano il partito in questo momento; il secondo perché teme che il tradizionale appoggio che Nicola Cosentino, per i motivi cento volte illustrati dal sottoscritto, gli fornisce, non sia sufficiente a raccogliere il numero di voti utile a rendere ineluttabile la sua nomina ad assessore regionale, ben sapendo che l’asse Giuliano – Ciaramella giocherà tutta un’altra partita rispetto alla sua. Staremo a vedere! Autore: Gianluigi Guarino - Fonte: CasertaC'è

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