mercoledì 10 giugno 2009

Delitto Matarazzo, condannato a 22 anni il titolare di un'azienda vinicola

CRONACA Marcianise – La Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere ha condannato a 22 anni di reclusione e 75mila euro di provvisionale (a favore della moglie della vittima, Rosa Tartaglione, assistita dall'avvocato Mariano Omarto), il titolare di un'azienda vinicola di Marcianise, Domenico Salzillo, per aver ucciso e poi bruciato un infermiere. Restano da chiarire, nella ricostruzione dei giudici, i motivi che due anni fa avrebbero indotto l'imprenditore Domenico Salzillo ad uccidere l'ex amico Antonio Matarazzo. Per il pm, il movente del delitto riguarda un dissidio tra vittima e assassino, che erano amici e vicini di casa. La difesa dell'infermiere, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Stellato e Claudio Sgambato, aveva invocato l'assoluzione, parlando di prove indiziarie. Esclusa dalla corte l'aggravante delle sevizie sul cadavere. Matarazzo, un infermiere che lavorava presso la clinica Villa del Sole di Caserta, fu ucciso con diverse coltellate alla gola. Il delitto sarebbe avvenuto all'interno dell'azienda vincola e il cadavere, avvolto poi in un telo, trasportato a bordo del furgone in una zona di campagna che Domenico Salzillo conosceva e frequentava, dove poi il corpo sarebbe stato dato alle fiamme. Durante una delle ultime udienze, l'imprenditore aveva chiesto di parlare per dichiararsi innocente. «Non l'ho ucciso io - riferì alla Corte - lo incontrai poco prima di fare una consegna a Triflisco, ero in ritardo. Lo salutai e andai via».La motivazione della sentenza sarà depositata entro novanta giorni dai giudici. Fonte : Caserta News

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