venerdì 12 giugno 2009

Consigliere Rauso sull’Unione dei Comuni

POLITICA S.Maria C.V. – Nell'ultimo Consiglio Comunale celebratosi a Santa Maria Capua Vetere, dopo una lunga attesa di quasi due anni da quando, insieme al Segretario dr. De Nisi ed al Direttore Generale del comune di Capua dr. Gioielli, definimmo i termini per la costituzione dell'Unione dei Comuni, siamo passati alla fase operativa con la nomina dei rappresentanti del Comune di Santa Maria in seno all'Assemblea dell'Unione. Non ho potuto fare a meno di esprimere la mia soddisfazione per la nascita di un Ente in cui credo tantissimo; le attribuzioni di questo Ente sovra comunale, attraverso il quale possono essere gestiti servizi e progettualità in forma associata, aprono alle comunità che hanno aderito all'iniziativa enormi possibilità di sviluppo. Un'iniziativa, resa possibile da un'innovazione legislativa che, se ben gestita e concepita,potrà portare innumerevoli vantaggi. Nello stesso tempo, però, ho dovuto mettere l'accento sulla necessità di far partecipare a questa iniziative comuni che abbiano maggiori affinità ed interessi con Santa Maria, al fine di poter pensare a progetti di utilità reciproca e di sicuro interesse per una conurbazione che ha bisogno di iniziative serie per il rilancio delle attività industriali, artigianali, commerciali e, in particolar modo, turistiche. La mia esperienza amministrativa ha reso necessario il richiamo alle vere finalità dell'Unione dei Comuni che non sono quelle di poter elargire gettoni di presenza più cospicui di quelli che spettano agli amministratori di comuni di più piccole dimensioni o di creare un altro centro di potere, come ho potuto intuire da squallidi discorsi di coloro i quali non capiscono niente di pubblica amministrazione. L'Unione dei Comuni è un Ente concepito per realizzare cospicui risparmi nella gestione dei servizi e per poter accedere a contributi che si potranno più facilmente captare se si agisce per conto di una comunità più numerosa. Quando concepii gli strumenti organizzativi di questa Unione, il mio principale obiettivo fu quello di dare impulso all'economia del territorio attraverso progetti di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Capua e Santa Maria: tutto in una prospettiva di una futura unione politica ed amministrativa tra due città sorelle con la stessa origine e con la stessa storia. Queste città che tanti ignoranti vogliono mettere in competizione senza pensare al grande potenziale di sviluppo economico e politico che potrebbero avere se riunite in una sola entità amministrativa. Pertanto, anche se ho grande stima per il sindaco e per gli amici di Bellona, non capisco quali possano essere le ragioni che hanno determinato l'ingresso di quella comunità nell'Unione dei Comuni e quali affinità essa possa avere con le due città antiche. In ogni caso sono certo che anche Bellona potrà portare il suo fattivo contributo a questo nuovo Ente ed, insieme ad altri paesi che vorranno aderirvi, saprà dare al suo apporto fattivo all' auspicata azione di rilancio del territorio. Fonte : comunicato stampa

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