giovedì 30 aprile 2009

Europee, la Petrenga insidiata in extremis dal vaccino antiveline di Veronica

POLITICA Caserta – Pare che Silvio Berlusconi, galletto brianzolo sempre in tiro, dopo l’ennesimo cazziatone ricevuto dalla moglie ex attrice a mezzo stampa, abbia deciso di develinizzare la lista del Pdl alle Europee. Collegare a questo rinsavimento del cavaliere, che non ci tiene proprio a essere messo alla porta da Veronica, il probabile taglio in extremis della candidatura di Giovanna Petrenga significherebbe mancare di rispetto alla medesima, dato che la Petrenga, come, in tutta evidenza si può constatare, tutto è, ma proprio tutto, fuorché una velina. Fatto sta che la Sovrintendente, che a candidarsi è stata costretta da Cosentino, incalzato da Bondi e Verdini a far uscire fuori un nome casertano in alternativa a quello giubilato di Riccardo Ventre, già pronto, a sua volta, a emigrare nel Mpa, dopo l’incontro che avuto domenica sera a Roma con il leader nazionale di questo partito, nonché presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, sarebbe finanche pronta. Lei che, a quanto in molti raccontano, ha un paperonesco braccino corto, sarebbe pronta a dare anche (vabbé, ci vogliamo rovinare), 50 euro dei sei, settemila che becca al mese pur di evitare il cimento elettorale che costa tempo e danari e soprattutto serve solo a tirar voti alle candidate bone, ma senza voti, quelle che Berlusconi vuole o forse voleva, fino alla sfuriata di Miriam Raffaella Bartolini, meglio nota col suo nome d'arte di Veronica Lario, mandare a svernare a Bruxelles e a Strasburgo. Le ultime novità riguardano, invece, la certa candidatura di una ex pupilla di Casini nel Pdl: si tratta della beneventana Erminia Mazzoni, ex deputata ed ex vicesegretaria nazionale dell’Udc, oggi consigliera provinciale a Benevento, che ha spuntato la candidatura grazie ai buoni uffici di Paolo Cirino Pomicino, antico capocorrente di Ernesto Mazzoni, avvocato e notabile benevetano, papà di Erminia, ex assessore e consigliere regionale, punta avanzata nel Sannio degli anni Ottanta della corrente andreottiana di cui Pomicino era, in pratica, il viceré. Autore: Gianluigi Guarino - Fonte: CasertaC'è

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