lunedì 22 dicembre 2008

Ginocchio denuncia: "Cani abbandonati lungo le strade"

Alife – Ci risiamo, la solita storia, ci ritroviamo alle imminenti feste natalizie, catturati dalle sfavillanti luci degli addobbi natalizi, dalle cure per la propria casa, dal cenone di Natale, dal vestito e dal regalo da ricevere, insomma a tutto si pensa tranne che ricordare l'essenza o meglio il vero significato di questa tradizionale ricorrenza, che non é da celebrare come festa materialistica e consumistica, bensì festa in cui dovrebbero essere messi in rilievo quei valori importanti come la difesa della vita e la pratica della solidarietà attiva in tutte le sue sfacettature e triangolazioni. Invece capita di assistere sempre più spesso a scene di indifferenza totale verso le problematiche del territorio, a partire da quelle che potrebbero essere le più banali, ma che in certe circostanze, per chi é costretto a farne esperienza in prima persona, diventano veramente difficili da affrontare a causa dell'assenza di servizi e strutture sociali nel territorio. Nella giornata di domenica 21 Dicembre 2008, mentre la maggior parte della cittadina era alle prese degli eventi natalizi che sis tavano svolgendo nel centro storico della città, c'é stato chi invece da un altro fronte é stato costretto ad assistere in diretta ad una scena di impotenza che ha suscitato non poco sconcerto e rabbia. Ma veniamo subito al dunque e non ci dilunghiamo di più. A raccontarci l' accaduto la Testimonial della Pace Agnese Ginocchio, protagonista dell'accaduto. Di seguito riportiamo la sua testimoniza, invitando la società civile a riflettere su queste parole." Potrebbe essere banale, proprio perché si parla di animali, ma vi assicuro che non lo é affatto, in quanto anche queste creature, considerate i migliori amici dell'uomo, sono dono di Dio e vanno rispettati in quanto tali. Mi é capitato al ritorno da Grazzanise, sulla strada statale in direzione verso Alife, dopo il ponte Margherita esattamente quasi all'altezza del nuovo distributore della Repsol, assistere ad una scena che mi ha profondamente indignata. Ho visto sulla strada un cane, un pastore tedesco, penzolante e a stento camminare. Le sue zampe posteriori le poggiava a terra con molta difficoltà, nel suo affannoso cammino ho notato qualcosa di strano, il dorso posteriore da un lato presentava come una specie di deformazione, é probabile che la povera bestia, sia stata investita da qualcuno e poi abbandonata al proprio stato. A stento riusciva a camminare, con molto affanno proprio come una persona storpia. Era ora di pranzo e dovevo recarmi a casa perché mi aspettavano, ma mi ero subito riproposto di recarmi nuovamente sul posto non appena mi sarei liberata dagli impegni di casa. Così ho fatto e verso le ore 16:00 mi sono rimessa in auto in direzione della strada dove ho incontrato la bestiola. Sulla corsia di andata (in direzione del ponte Margherita) non ho visto nulla, in compenso ho individuato una pattuglia dei carabinieri in sosta per i controlli. Sono arrivata con l'auto fino al ponte Margherita, poi subito mi sono immessa sulla corsia di ritorno, o meglio la stessa strada percorsa in mattinata. Mentre camminavo ad un certo punto, un pò prima del neo distributore della Repsol individuo da lontano la bestia, si trovava dentro una stradina privata, al lato destro della statale. Sono entrata dentro con l'auto e, dopo essermi accertata della non pericolosità dell'animale, sono scesa dall'auto per osservarla meglio da vicino. Mentre scendevo ho visto l'animale venirmi incontro con molto affanno, quasi come se volesse domandarmi: "Aiutatemi, sto male"!!! Questo é quello che ho percepito. Dietro a lui subito un altro cane, si é avvicinato per farmi festa. Sono stata lì, ho cercato di fare qualche foto per documentare il fatto (quelle che vedete in questo servizio) poi subito mi sono rimessa in auto per andare ad avvisare immediatamente la pattuglia dei carabinieri che si trovava lì vicino. La pattuglia dei carabinieri di Alife, molto gentili devo dire, dopo alcuni minuti la mia segnalazione, si sono recati sul luogo dove si trovava il cane, dove nel frattempo mi ci ero recata nuovamente, e dopo essersi resi anche loro conto del fatto, mi hanno messo al corrente che purtroppo, a causa dell'assenza di canili e di strutture sociali nel nostro territorio in grado di ospitare animali, pochissime sarebbero state le possibilità di sistemare la bestiola da qualche parte. Tuttavia, dopo i vari accertamenti, mi avevano assicurato che avrebbero fatto il possibile per segnalare il caso e mandare qualcuno a prelevare la bestia. Dopo essersene andati, in quanto erano stati chiamati per un altro servizio di monitoraggio sul territorio, io sono rimasta ancora lì a fare compagnia alla bestiola, anzi alle bestiole, perché ne erano 2, nella speranza che potesse sopraggiungere qualcuno ( erano infatti passate molte auto, mi avevano anche vista, ma nessuno si é fermato), e che soprattutto potesse arrivare il proprietario della casa confinante (assente nel momento che si erano svolte queste indagini) e spiegarmi qualche particolare in più sulla bestia. Dopo un pò di tempo ho sentito dei rumori e da lontano ho visto un uomo che stava tagliando la legna. L'ho chiamato, mi sono avvicinata a lui e gli ho chiesto se lui fosse a conoscenza della storia di quel cane abbandonato e storipio. Il signore mi ha risposto che purtroppo quell'animale si trovava lì già da un pò di tempo, che quando era arrivato presentava le stesse condizioni fisiche che sopra ho descritto. Il signore mi aveva riferito che per compassione lui insieme agli altri vicini delle confinanti case, portava qualcosa alla bestiola per non farla morire di fame e che inoltre quel posto era diventato un ritrovo di cani abbandonati, tant'é che pure lui, avendo un pò di terreno davanti la propria abitazione, si era visto costretto a prendersi cura di due o tre cani, pur di non farli morire al proprio destino. Dopo tutte le notizie raccolte, mi sono rimessa in auto e ritornata a casa, con una profonda indignazione dentro di me. Nessuna delle nostre istituzioni finora si é preoccupata di dare una sistemazione a queste povere bestiole abbandonate. Non ci sono strutture adeguate. Non è giusto che gli animali siano lasciati soli e abbandonati dopo essere stati usati e sfruttati dai propri padroni. Anche queste sono igiustizie, violazioni di diritti. Mentre pensavo a tutte queste cose sono sopraggiunta a casa. Il corso principale della città era addobbato con decori natalizi, luci sfavillanti, bancarelle per il mercatino di Natale, gente lungo la strada che spensierata camminava ammirando le bellezze natalizie. Ed io che ero appena ritornata da un' ennesima scena di degrado sociale....Ho provato un senso di nausea e di ribellione a questo sistema di concepire le cose e la vita. Non è giusto. Ma di quale Natale stiamo parlando? C'é una profonda spaccatura nell'ordine sociale, un divario enorme, uno scontro di civiltà. Un dilemma, uno stile di vita subdolo e superficiale, deviante e dispersivo, che banalizza l'esistenza umana fino a renderla schiava della materia, a deformarla nel suo concetto primario, quello cioé di affermare il valore della cittadinanza attiva di sentirsi cioé cittadini attivi e solidali, appartenenti non ad un solo mondo, ma al mondo di tutti, cittadini quindi che si muovono e si impegnanpo per la difesa del bene comune, bene di tutti, che si impegnano per la salvaguardia del creato, dono di Dio, che si adoperano per la tutela di ogni specie di vita, a partire da quelle animali, che sono anche dono di Dio. La crisi, prima di essere definita crisi economico-politica, é innanzitutto crisi d'identità interiore, malanno sociale, piaga profonda; l'umanità lacerata dal disordine morale, dal male dell'indifferenza, dal culto dell'esteriorità e dell'apparenza. Fumo che il vento disperde e porta via....Si é perso il senso del vivere. Lo scenario al quale assistiamo é indecoroso, mortificante e banalizza l'essenzialità dell'uomo. L'uomo nasce e viene al mondo se non per uno scopo: quello di globalizzare il valore della solidarietà e per dare il proprio contributo a costruire a quella che viene definita la civiltà della Giustizia e della Pace senza confini. Quando si esce fuori e si stravolgono i connotati di questo grande progetto d'Amore, allora l'uomo ed il mondo vanno alla deriva fino allo sfascio e alla distruzione totale. Ma di, e a quale uomo ci sentiamo di appartenere, NOI ,Uomini e Donne del terzo millennio? Dove vertono i nostri interessi? Quale Natale festeggiare dunque? Un'appello alle istituzioni locali perché siano più attente alle problematiche che riguardano il territorio. Fare politica significa servire la comunità, assicurare quei servizi, a partire da quelli più banali, che consentono un minimo di vita dignitosa, che assicurano condizioni di vivibilità a tutte le specie di vita. Non lasciamo i cani abbandonati per strada per favore, é una tristezza infinita vederli abbandonati come barboni ad un immane destino. Quanti divari intorno a noi. Bisogna correre ai ripari. Eppure non ci vogliono grandi sforzi per migliorare le cose, ma bisogna possedere però un ingrediente indispensabile: buona volontà, cooperazione, condivisione e infine partecipazione. Un appello perché si rifletta meglio sulle proprie risorse e sulle spese da gestire. Basta con gli sprechi di denaro pubblico male investiti in feste patronali, sagre dispersive, cenoni succulenti e addobbi natalizi e fuochi spettacolari. Meno esteriorità e più compassione per favore, con-passione!!! Un rilancio dunque per uno stile di vita più equo, più sobrio e più solidale, perché sia Pace vera e Giustizia senza confini per tutti. Un'appello alla mobilitazione delle coscienze a scendere in campo per ripristinare il senso, l'ordine, la sicurezza, la difesa dei Diritti e della Vita per tutti! Auguri di Buon Natale di Pace e di Impegno solidale senza confini. Auguri di Buon 2009 di altrettanto Impegno sociale perché migliorino le condizioni sociali di ogni uomo e donna della Terra. Shalom" ! Fonte : comunicato stampa

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