giovedì 4 settembre 2008

Provincia, Diana rifiuta le briciole di Sandro. In giunta Ricca, la Esposito, Ucciero, Massi e Raimondo

Caserta – “Non voglio noie nel mio locale”. Se non ricordiamo male era una battuta che contrassegnava una gag del rivoluzionario Drive In, che, per la prima volta, venticinque anni fa, su Italia Uno. impose il nome di Antonio Ricci, diventato poi celebre con “Striscia la Notizia”, come grande innovatore dell’intrattenimento televisivo. Ora, quel cappello da improbabile gringo potrebbe essere indossato (absit iniuria verbis!) dal presidente della Provincia, il quale, dotato com’è di grande senso dell’humor, accetterà di buon grado e con cristiana pazienza questo riferimento satirico, di satira, appunto, che come si sa, è il sale de…bla, bla, bla”. Sandro, dunque, non vuole noie nel suo locale. Che, per inciso, più che un locale, è una bella sequenza di palazzi, palazzine e quartini, tutti rigorosamente istituzionali. E allora, niente scocciatori. “Buttafuori, vieni qua: mi liberi di quel noioso di Lorenzo Diana, che non sapendo come utilizzare le sue giornate, ora che è rimasto a piedi, vuole per forza venirmi a rompere le scatole e pretende di fare anche il super assessore, magari con quell’altro seccatore di Adolfo Villani, di cui mi sono liberato a Natale, a fargli da suggeritore da dietro le quinte.”Buttafuori, ma dove vai?... Mica è finito il tuo lavoro! Davanti all’uscio ci sono pure quelli della minoranza, il mio ex amico Chicco che mi ha tradito, i due parlamentari ai quali ho fatto dire il loro da Pascarella al congresso. E un trattamento particolare me lo devi riservare, poi, alle donne che hanno preferito Chicco a me, che mi spaccano i marroni e - noiose- pretendono di non pensare, incredibile a dirsi, con la mia testa. Buttafuori, fai il tuo lavoro, giacché, come detto prima: “Non voglio noie nel mio locale”.Finita la gag, che mette in bocca al presidente affermazioni assolutamente immaginarie, mai pronunciate (sul "mai pensate" qualche dubbio lo nutriamo), passiamo alla cronaca: a Diana vengono offerte deleghe che assomigliano a briciole che il sanciprianese, ovviamente, rifiuta. La minoranza interna fuori, dentro Nicola Ucciero, in quota presidente, Ricca in quota “Presidente – Cappello”, la Esposito in quota presidente.Sempre rimanendo ai Ds, Reccia dovrebbe uscire per far posto a uno indicato dall'area Abbate, Fabozzi e compagnia. Bosco in bilico, ma, in questo momento più dentro che fuori, dato che all'Iacp ci vuole andare Peppe Venditto. Per i socialisti, che dovrebbero mollare l’Agenzia Giovani, entrerà Raimondo di Grazzanise consentendo l’ingresso in consiglio di quello che fu il candidato Sdi nel collegio di Casalauce e promuovendo a primo dei non eletti il medico di San Tammaro, Giuseppe Fierro, mentre per l’Italia dei Valori entrerà Massi di Recale, in pratica un piccolo clone di Americo Porfidia, parlamentare dell’Idv e sindaco di Recale. Il segretario provinciale del Pd, Iodice, per il momento, morde il freno. Inovinate chi l’ha vinta? Post Scriptum: ve la ricordate l'intervista del consigliere provinciale dell'Udeur Sebastiano Ferraro che chiedeva uno spazio per l'Udeur. Bene, Sandro l'ha letta e ha detto: "Udeur chi?....." Autore: Gianluigi Guarino - Fonte: www.casertace.it

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