Caserta – Sembra sincero lo sconcerto di Enzo Iodice. I primi due mesi del segretario provinciale del partito democratico sono stati un inferno. E oggi, forse, ha vissuto il suo momento più nero: una sconfessione politica, un atto di delegittimazione da parte di Sandro De Franciscis, che evidentemente non è rimasto contento di quel minimo di spirito di autonomia che Iodice ha rivendicato in queste settimane, tentando di ricucire lo strappo con la minoranza capitanata da Chicco Ceceri e formata anche dai parlamentari Pina Picierno e Stefano Graziano. Ma quella che si è consumata in questi giorni non è una questione politica di maggioranze e minoranze. Qui c’era un conto personale da saldare. De Franciscis che negli anni ha avuto sempre Ceceri a sua completa disposizione non ha tollerato che questi si sia stufato di fare il suo reggicoda. Un reggicoda, obietterà qualcuno, molto ben remunerato, ma sempre e comunque in posizione assolutamente subalterna. Iodice proprio ieri aveva incontrato Petteruti.
“Lo avevo invitato a favorire un dialogo e un confronto sereno per rilanciare l’azione di governo della città capoluogo, un confronto che potesse comprendere anche il prezioso contributo dell’assessore Ceceri. Bene – racconta Iodice – il sindaco di Caserta mi aveva detto che nulla sarebbe successo di lì a poco. Per cui, lei capirà, che per me si è trattato di un vero e proprio fulmine a ciel sereno.” Iodice, come si sa, è un tipo misurato, non si fa prendere dall’emotività. Non l’ha fatto quando era sindaco a S. Maria Capua Vetere. Men che meno lo fa oggi: “Ho pieno rispetto per le prerogative di un sindaco, d’altronde lo sono stato io per tanti anni e non potrebbe essere altrimenti: fa parte dei suoi poteri nominare o revocare un assessore e quindi una decisione del genere va rispettata a priori. Ma, detto questo, va rimarcato quello che a mio avviso, anzi, ad avviso del segretario del PD, rappresenta un grave errore politico.” In effetti Iodice stava lavorando da diverse settimane per ricucire lo strappo del congresso provinciale, un lavoro che evidentemente deve aver indispettito De Franciscis al punto da accelerare l’operazione del siluramento di Chicco, il quale, tra le altre cose, si era messo anche di traverso, in questi giorni, nell’operazione Macrico. “E’ ovvio e giusto che io lavori per l’unità e penso che questo valore dovrebbe rappresentare un’aspettativa ed un obiettivo comune. Quello che è successo stamattina a Caserta rende tutto più difficile. Ma io non sono un tipo che si arrende facilmente, per cui continuerò sulla strada del confronto, anzi, alla luce di quello che è capitato al Comune di Caserta, ritengo che questo tentativo di sintesi vada ulteriormente incrementato.” Tradotto in soldoni: Iodice ha preso uno schiaffo e per ora se lo tiene. Sa bene che i consiglieri provinciali del Partito Democratico rispondono a De Franciscis e non a lui, ma sa anche bene che le scadenze elettorali prossime si avvicinano e che lui è destinato a contare sempre di più. Ci sono poi i suoi poteri all’interno del partito, che sono un dato di fatto, e in questi minuti, mentre stiamo scrivendo, Iodice si intrattiene molto amichevolmente alla Mostra d’Oltremare di Napoli proprio con il gruppo della minoranza. Davanti al mini-auditorium in cui gli esponenti nazionali e regionali del partito stanno parlando, si è formato un capannello di 4 persone, anzi di 5. Iodice, Chicco Ceceri, Stefano Graziano, Pina Picierno e, per fortunata ventura, il sottoscritto.
Autore: Gianluigi Guarino - Fonte: www.casertace.it
venerdì 19 settembre 2008
Iodice: il siluramento di Ceceri grave errore politico
Pubblicato da News Caserta Online alle 08:25
Etichette: caserta politica, Iodice: il siluramento di Ceceri grave errore politico, newscaserta.net, Politica
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento