martedì 16 settembre 2008

Commerciante casertano rapito dai guerriglieri: riesce a fuggire

Caserta - Angelo Alfonso Conte Scaramuzzo, commerciante 37enne originario del Casertano, ha vissuto un sequestro molto particolare in Venezuela: il suo custode durante la notte si è addormentato. Alfonso allora si è alzato, in silenzio ha aperto la porte ed è riuscito a scappare. Ha corso per diverse ore fino ad arrivare allo stabilimento balneare Kunana, qui si è messo in contatto con i suoi parenti. I familiari hanno tirato un sospiro di sollievo. Il tutto è avvenuto due giorn fa. La storia di Alfonso è molto particolare per questo: si è liberato da solo, ma non tutti sono così fortunati. Dall’inizio dell’anno i sequestrati sono 77 solo nello Zulia, ma per ogni sequestro denunciato due vengono occultati. La situazione non tende a migliorare, anche per la presenza di gruppi colombiani che agiscono lungo la frontiera. Paramilitari o ex esponenti delle Farc, che hanno conservato le armi, e le utilizzano per raggiungere facili guadagni. La moglie, Mari Carmen Gòmez de Conte sorride ora che tutto è finito, ma ricorda quando l’incubo è iniziato, nella tranquilla città di Machiques: “Non ho assistito al sequestro di mio marito, perché sono arrivata a casa quando già se lo erano portato via. La ragazza che mi aiuta in casa mi ha raccontato che tre uomini sono entrati, l’hanno legata con i nastri adesivi, hanno legato anche mia figlia di cinque anni, hanno catturato mio marito. Hanno tagliato le linee telefoniche e sono andati via con la nostra jeep”. I sequestratori si sono presentati come paramilitari, con passamontagna e scarponi. Machiques è spesso oggetto delle razzie dei gruppi di frontiera, soprattutto gli industriali del latte, formaggio e burro, attività economica su cui si regge la comunità. Tra le imprese più importanti ci sono la Nestlè e la Parmalat. Vivono circa 75mila abitanti, ma il numero è in crescita grazie allo sviluppo edilizio. Tutti però vivono nel terrore, e la richiesta è unanime. Rendere Machiques un posto sicuro. (fonte: la Voce d'Italia e Ansa)

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