Caserta - Chiusa, autoreferenziale, parossisticamente tesa a tradurre casertanità in qualità. Oppure impegnata nella ricerca, convinta dalla risposta degli artisti indirizzati a proporre anteprime o produzioni appositamente pensate per il Borgo. "Questa rassegna, per amarla, bisogna viverla giorno per giorno" è l'esordio di Paola Servillo, co-direttrice con Ferdinando Ceriani della trentottesima edizione del "Settembre al Borgo", seconda produzione festivaliera per Casertavecchia targata Enzo Iodice. Che si lancia, con un centinaio di ore in anticipo sulla sfida per lo scranno più alto del Pd in Terra di Lavoro, in una tenzone che farebbe tremare le vene dei polsi di chiunque. Perchè il "Settembre" parte in salita. Con dietro l'angolo impasse e degradi di vario genere. Iodice ne ricorda uno al sindaco Nicodemo Petteruti, quello delle tele e delle opere di Terrae Motus finite sul Corsera per "essere state messe in panchina". Il "Qualcosa faremo" di Petteruti è la risposta al "Fate presto" di Andy Warhol impolverato alla Reggia (più tardi arriverà nelle redazioni il comunicato che annuncia la disponibilità del Belvedere per la collezione a rischio di Lucio Amelio, più una trovata politica che una vera opportunità, viste le condizioni del sito leuciano, da anni privo di un'offerta museale in linea con norme, sicurezza, garanzia di controlli e guardiania, assicurazioni di servizi in raccordo con i minimi standard nazionali).Maurizio Scaparro è andato via, dopo il "favore" fatto alla Regione Campania nella scorsa edizione. C'è ancora qui il suo alter-ego Ceriani, appassionatosi alla "qualità casertana" (il cartellone offre Pierluigi Tortora, Ianniello e Laudadio ed altri artisti tradizionalmene inseriti nel "pacchetto" di riferimento culturale e ideativo della Servillo, già delegata comunale del settore con Iodice nella città del Foro) nella costruzione di una rassegna giocata sul filo della leggerezza "calviniana", anche in contrasto con la "pesantezza" di talune tematiche.Abbandonato il tema dell'arte di strada, che Scaparro e lo stesso Iodice solo pochi mesi fa confermavano come centrali per il futuro, Calvino ispira il filo conduttore di spettacoli e iniziative tra piazza Duomo e la Torre del Borgo, dal 28 agosto al 7 settembre. Si apre con Caetano Veloso, ospite alla Reggia tra dieci giorni. Nella "partita" di Iodice anche il "fuori sincrono" di Enrico Ghezzi, che prepara un blob dedicato alla leggerezza nel cinema e nella tv. Come un comignolo, il logo di Alberto Grant, spande "leggerezza" sul cielo di Casertavecchia, ignorando elegantemente menu raffazzonati e insegne pubblicitarie che il Borgo non merita e che allontanano da anni da uno dei tre grandi attrattori della città il pubblico e i turisti che pure meriterebbe, ma per il quale sono poche non assenti le vere iniziative di lungo respiro. Marketing turistico e del territorio, discipline sempre citate ma dimenicate nell'agenda politica casertana. Fonte: www.casertace.it
venerdì 4 luglio 2008
Un "Settembre" leggero: la difficile sfida di Enzo Iodice
Pubblicato da News Caserta Online alle 09:06
Etichette: newscaserta.net, Società, società a caserta, Un "Settembre" leggero: la difficile sfida di Enzo Iodice
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