venerdì 18 aprile 2008

Giaquinto "strapazza" Ferrucci: oltre mille voti in più

Caiazzo - Débacle clamorosa, molto più di quanto probabilmente non immaginassero neppure gli sconfitti, che pure avevano avuto modo di tastare il polso degli elettori, non solo 'nell'elemosina' porta a porta, ma anche nei comizi, sempre più contraddistinti da livore, acredine, volgarità e perfino odio. Odio, ripetutamente urlato, dall'avvocato vicino alla Chiesa, per quella stessa politica che di lì a qualche giorno avrebbe dovuto ripagare Ferrucci & Compagni con i voti dei superstiti comunisti, radicali e quanti altri, per opinione diffusa, hanno invece contribuito al tracollo di un gruppo che avrebbe potuto ambire a ben altri traguardi se, come si dice, non fosse stato guidato, sia pure occultamente, da soggetti famigerati che hanno ribadito la loro 'valenza'. Con 2578 voti la lista 'Uniti per Caiazzo' ha letteralmente sbaragliato gli avversari, che a malapena hanno raggiunto i 1450, di una lista per ironia della sorte denominata 'Città Viva', ma morta per tantissimi cittadini che martedì pomeriggio non erano in corteo per partecipare al suo funerale ma alla gran festa dell'intero gruppo capeggiato da Stefano Giaquinto, sindaco riconfermato a furor di popolo, per volontà del quale resta al timone della città del buon vivere ancorato ancora più saldamente, insieme al suo gruppo di fedelissimi, rafforzato da nuovi e qualificanti innesti: nell'ordine di voti: Tommaso Sgueglia (352), Angelo Fasulo (253), Geppino De Biase (215), Antonio De Sorbo (203), Rosetta De Rosa (174), Salvatore Fasulo (122), Stefano De Matteo (113), Antonio Chichierchia (110), Antonino Puorto, Antonio Zaccaro (109, ex aequo) e Pasquale Simeone (103). Restano invece fuori, ma sempre vicini e coinvolti nei lungimiranti progetti di Giaquinto Rosita Fazzone (100), Giovanni Bencivenga (99), Vito De Filio (92), Antonio saiano (87) e Francesco Musco (86). A comporre la minoranza con Ciro Ferrucci, invece, saranno Stefano Mennillo (185), Antimo Cerreto (143), Francesco Perrone (123) e Amedo Insero (110); primo dei non eletti DonatoSanfelice che potrebbe entrare qualora, come si vocifera, Ferrucci dovesse tornare a pieno ritmo alla sua professione di principe del foro, peraltro stimatissimo. Inutili invece i consensi per Stefano Civitella (48), Andrea Costantino (87), Angela Di Matteo (33) Antonio Marotta (54), Filomena Mastroianni (55), Fausta Mondrone (33), Pannone e Ponsillo (82, ex aequo); Josè Sangiovanni (88), e Raffaele Santabarbara (58), al quale comunque formula gli auguri anche la nostra redazione per gli anni compiuti il 14 aprile. Non pochi, ma non certo gli ottanta sparati da un Ferrucci che, peraltro, invocava uno svecchiamento della classe politica locale. Ipso facto: accontentato, se non nei voti, invocati perfino dagli avversari, almeno per questo. Alle ore 9,30 di mercoledì 16 presso il primo seggio il presidente Antonio Vocile procederà alla proclamazione degli eletti ed è probabile che in tale sede il Sindaco, che già ha rifatto capolino al palazzo fra gli applausi scroscianti del personale, annunci la data del primo consiglio comunale, primo di un'era nuova e ancor più proficua per la collettività ma all'insegna di una continuità voluta dalla massa degli elettori, che hanno penalizzato i cosiddetti professionisti dell'acrimonia. Fonte : www.teleradionews.altervista.org

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