giovedì 17 aprile 2008

Cosentino spinge per fare il sottosegretario. Berlusconi, perplesso, gli propone di correre per la Regione

Caserta – E ora sotto con le indiscrezioni sul nuovo governo Berlusconi. Ci sono due casertani, difficilmente tre che, in qualche modo hanno a che fare con questa fase. Il primo è il senatore aversano Pasquale Giuliano, che è, a nostro avviso, nettamente favorito per conquistare un posto di viceministro o di sottosegretario in quello che sarà un governo molto dimagrito rispetto all’ultimo presieduto da Prodi, che tra ministri, viceministri e sottosegretari varcò la soglia psicologica della cento unità. Pasquale Giuliano è stato già sottosegretario alla Giustizia, ha ampia competenza in materia venendo dai ranghi della magistratura ed è molto stimato da Berlusconi. Per quel che riguarda Cosentino, il suo è un desiderio forte, una volontà di coronare una carriera politica. Ma la sua nomina non è affatto scontata, anche se non del tutto improbabile. A quanto pare, infatti, Berlusconi si mostra abbastanza perplesso dal distrarre il suo coordinatore regionale dalla piazza di Napoli a sei mesi, un anno dalle elezioni regionali in cui, stavolta, il centrodestra parte favorito rispetto al centrosinistra. E per convincere Cosentino a lavorare a tempo pieno da coordinatore regionale, carica che conserverebbe e amplificherebbe anche nel Pdl, il cui congresso costituente dovrebbe tenersi in autunno, ha fatto balenare davanti agli occhi di Nicola la possibilità che possa essere lui il candidato alla presidenza della Regione. Un’offerta che da una parte alletta Cosentino, da un’altra parte lo spaventa visto che un’esperienza simile, quella da candidato alla presidenza della Provincia di Caserta, si risolse in una Caporetto per lui e per il centrodestra. Se non fosse altro per motivi legati alla scaramanzia, probabilmente, Cosentino farebbe bene a non riprovarci. Per quel che riguarda Landolfi, è chiaro che un governo con soli 12 ministri offre poco spazio rispetto alle tante rivendicazioni. Ma è chiaro che nel caso in cui rimanesse disponibile in quota An la casella di ministro delle Comunicazioni, Landolfi sarebbe l’uomo maggiormente accreditato a ritornare su quella poltrona, in considerazione delle competenze acquisite ni tanti anni passati alla presidenza della Commissione Interparlamentare di Vigilanza Rai. Non è dato di sapere se Landolfi, dopo essere stato già ministro, si accontenterebbe di ripiegare su una carica di sottosegretario, mentre è possibile che in un eventuale accorpamento della delega alla Comunicazioni con quella alle Attività Produttive, Landolfi possa diventare viceministro di Gianni Alemanno, nel caso in cui ques'ultimo venga sconfitto da Rutelli nel ballottaggio per l'elezione del sindaco di Roma. Se, poi, Alemanno dovesse diventare sindaco della Capitale, ecco che le speranze di Landolfi di conqusitare il ministero aumenterebbero significativamente. I giochi si sono appena aperti e sono, per la loro maggior parte, ancora da fare in questi giorni. Noi, ovviamente, saremo vigili. Autore: g.g. - Fonte: www.casertace.it

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