Santa Maria Capua Vetere- “Il piano per la raccolta differenziata, recentemente approvato dalla giunta Giudicianni con due astensioni, ha molte lacune di cui la principale è veramente macroscopica; non è indicato, come è previsto espressamente dalla normativa in materia, l’obiettivo minimo del 45%. E, inoltre, non prevedendo introiti per la vendita del materiale recuperabile, quale carta, vetro, plastica, alluminio e altro, viene a costare, per le tasche dell’utenza, una cifra considerevole di oltre due milioni e duecento mila euro annui”.
Lucio Girardi, geologo ed esperto di questioni ambientali, non sa darsi pace. Per lui, infatti, l’amministrazione comunale ha sprecato una occasione irripetibile per effettuare un vero servizio di raccolta differenziata e, allo stesso tempo, per abbattere i costi dell’emergenza rifiuti che continuano a gravare sui trentatremila e rotti abitanti dell’antica Capua. Resta, comunque, l’auspicio che la stessa amministrazione comunale possa correggere il tiro in progress. Anche perché, altrimenti, rischierebbe grosso.
“Non è il mio auspicio perché, nonostante i miei suggerimenti siano stati ignorati del tutto, il commissariamento ad acta sarebbe qualcosa che inficerebbe di più l’immagine della nostra città- aggiunge Girardi – ma è innegabile che il rischio di tale commissariamento sia probabile. In ogni caso, il mio rammarico più grande riguarda la sfera economica e finanziaria dell’Ente che se avesse stipulato un contratto con il consorzio Conai avrebbe potuto, rivendendo le materie riciclabili, ricavare circa un milione e seicento mila euro. In pratica, i due terzi della spesa complessiva per una raccolta differenziata porta a porta che, molto difficilmente, otterrà gli obiettivi e le finalità sperata e che, invece, con assoluta certezza costituirà un sensibile costo aggiunto per la tassa in materia, così che ai nostri concittadini, oltre al danno dovuto dalla emergenza rifiuti, verrà fatto il dono della beffa dovuta all’alto costo del servizio in questione”.
Girardi, inoltre, è anche scettico su una proposta avanzata di recente da palazzo Lucarelli ovvero la fuoriuscita del comune samaritano dal consorzio sovracomunale CE2-Geoeco e la creazione di un mini-consorzio con i centri viciniori. “Questa della municipalizzata o del mini consorzio- conclude il geologo – poteva essere una buona idea ma non mi sembra di intravedere una precisa e determinata volontà dei nostri amministratori su questa direzione. E, ad ogni buon conto, partire male con la differenziata significa pregiudicare, in maniera seria, anche tutto ciò che si verrà a creare un domani…”.

lunedì 10 marzo 2008
Girardi e il piano della raccolta differenziata
Pubblicato da News Caserta Online alle 16:53
Etichette: Girardi e il piano della raccolta differenziata, istituzioni, newscaserta.net, santa maria capua vetere
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