martedì 19 febbraio 2008

Ridotte le quote di sversamento Protesta dei comitati

Caserta - Contrordine da parte del commissario di governo per l’emergenza rifiuti in Campania, il prefetto Gianni De Gennaro sullo smaltimento dei rifiuti in città: Caserta non potrà sversare più di 100 tonnellate al giorno. Un annuncio inaspettato che costringe a dire addio alle 170 tonnellate in più annunciate dall’amministrazione comunale lo scorso fine settimana e che di fatto prolunga lo stato di agonia di strade e marciapiedi ancora sommersi dai cumuli di immondizia. «Il dietrofront del commissariato è inaccettabile - lamenta l’assessore comunale all’ecologia Luigi Del Rosso - la città è allo stremo, siamo invasi dai topi e, se continua così, saremo costretti a chiudere scuole e uffici pubblici. Nelle prossime ore chiederò al sindaco di emettere un’ordinanza in tal senso per scongiurare rischi igienico-sanitari connessi all’aggravarsi della crisi». Ma l’azione di protesta dell’assessore non si esaurisce qui. Del Rosso si dice intenzionato a organizzare nella giornata di sabato un presidio «dimostrativo» in via Medina a Napoli, sede del commissariato di governo: «Se il commissario non ci autorizzerà a sversare al più presto una quota significativa di rifiuti, non esiterò a promuovere una mobilitazione di protesta con il sostegno della popolazione casertana». Un terreno, quello dello scontro, di facile presa sui cittadini che in tutto il capoluogo si stanno coalizzando per dire basta all’inquinamento e ai veleni delle discariche. Dopo le polemiche dei giorni scorsi riguardanti la possibilità (poi rientrata per volere dello stesso De Gennaro) di riapertura de Lo Uttaro, è in programma per oggi alle 18.30 nel salone parrocchiale della chiesa N.S. di Lourdes in via Kennedy un’assemblea pubblica con gli esponenti del Comitato emergenza rifiuti e un pool di avvocati per chiedere il risarcimento danni e il rimborso della Tarsu (tassa sui rifiuti solidi urbani). Domani alle 19 invece il comitato civico dei cittadini casertani terrà una fiaccolata di protesta «contro l’inerzia politica e il malaffare nella gestione dei rifiuti e degli impianti di smaltimento». Il corteo - al quale prenderà parte anche don Oreste Farina, il parroco che nei mesi scorsi scese in prima linea contro l’apertura del sito Lo Uttaro - partirà dal Parco degli Aranci per raggiungere via Marchesiello al Parco Cerasola. Rischia di slittare nuovamente intanto il progetto di raccolta differenziata semplificata annunciato dal Comune. Gli operatori della Sace non potranno infatti installare sul territorio i nuovi container scarrabili per il secco riciclabile e il secco indifferenziato fino a quando le strade non saranno completamente liberate dai rifiuti.
Autore: Daniela Volpecina - Fonte: www.ilmattino.it

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