venerdì 24 luglio 2009

Giusi Pezzulo potrà realizzare il suo sogno: sulle orme del papà ucciso dai talebani in Afghanistan

SOCIETA' Carinola - Tra lei e il sogno di una vita mancavano pochi centimetri, quelli per raggiungere il metro e sessantuno previsti dalla legge per entrare nelle forze armate, ma adesso l'asticella e' stata abbassata e Giusy Pezzulo, 19 anni, sprizza felicita'. Il giorno dei funerali di papa', il sottotenente Giovanni Pezzulo, morto in Afghanistan il 13 febbraio dello scorso anno, Giusy aveva fatto una promessa che aveva il significato di una vita: ''sei il mio eroe. Continuero' il tuo lavoro, seguiro' le tue orme per onorare la tua memoria''. ''Ho sempre avuto - racconta Giusy - la volonta' di seguire le orme di mio padre da quando ero piccola. Mi avevano avvisato che era stata approvata la legge che fa scendere a 150 centimetri il limite di altezza per entrare nelle forze armate, ma non sapevo che fosse stata gia' pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Sono contentissima. Adesso potro' realizzare quello che ho sempre voluto. Certo mi manchera' qualcosa, come una pacca sulle spalle di papa' per dirmi 'brava, ce l'hai fatta'''. Giusy ha chiaro il suo percorso per indossare la divisa, ma al momento non sa se chiedera' o meno di poter partecipare a missioni all'estero. Il primo maresciallo Giovanni Pezzulo, nominato sottotenente post mortem, era caduto nella valle di Uzeebin, per portare un messaggio di pace lontano da casa. ''Vedremo quello che faro'. So che l'anno prossimo chiedero' di entrare nell'Accademia Sottufficiali a Viterbo''. Si', per il sogno mancano ancora dodici mesi, il tempo per arrivare a conseguire la maturita' al liceo scientifico di Motta di Livenza (Venezia). ''Ho avuto un incidente di percorso lo scorso anno - dice Giusy ridendo - ma quest'anno e' andata bene e il prossimo anno esco con 100/100 e poi l'Accademia''. Il voto lo butta la' assieme a una risatina e a poche parole che spiegano tutto ''...o almeno cosi' spero''. Sul piano operativo, la giovane non deve certo superare ostacoli sul fronte materno ne' si pone la questione se il suo fidanzato e' pienamente d'accordo, anzi. ''Sono sicura - dice - che sara' contento''. Anche lui si sta guardando attorno: si e' diplomato e sta decidendo cosa fare. Non vedi mai che anche lui scelga la divisa. I problemi potrebbero arrivare dai nonni paterni, dove e' ospite per le vacanze a Carinola. ''Loro - rileva - non sono proprio contenti delle mie scelte. Hanno paura dopo quello che e' successo a mio padre. Ma - aggiunge, tanto per far capire che i suoi sorrisi nascondono una volonta' di ferro - si devono arrendere''. Adesso Giusy torna alle vacanze e non e' minimamente preoccupata se i tre anni di Accademia vorranno dire altre ore di studio, altri sacrifici: ''certo dovro' rinunciare a qualcosa, ma sara' una crescita''. Sa nel suo cuore che avra' sempre accanto i colleghi di papa', dai commilitoni del 'Cimic Group South' di Motta di Livenza fino ai piani piu' alti delle gerarchie. ''L'Esercito - dice - l'ho sempre sentito vicino in ogni momento''. Fonte: CasertaCè

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