Sicurezza nel Casertano, Maroni torna a Caserta. Ma la Domiziana resta il santuario dell'economia illegale

POLITICA Caserta - Sicurezza e lotta al crimine organizzato. Saranno questi i temi principali sul tavolo per il ministro degli Interni, Roberto Maroni e Alfredo Mantovano, sottosegretario con delega alla pubblica sicurezza, giovedì alle 11 a Caserta. È fissata in Prefettura una riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia delle Province di Napoli e Caserta proprio per fare il punto della situazione sulle priorità in merito al contrasto ai clan camorristici dopo i colpi recentemente assestati dallo Stato nelle ultime settimane. Al centro dell'incontro una nuova verifica dell'azione di contrasto alla criminalità, quindi, e delle misure di controllo, attuate con il concorso dell'Esercito, della situazione dell'ordine pubblico nell'area. Oltre ai vertici territoriali delle Forze dell'Ordine e dell'Autorità Giudiziaria, saranno presenti anche il capo della Polizia, Antonio Manganelli, il comandante generale dei Carabinieri, Gianfrancesco Siazzu, e il comandante generale della Guardia di Finanza, Cosimo D'Arrigo. Lotta ai clan: solo una questione di operazioni di polizia? Dopo i brillantissimi risultati ottenuti dalla Mobile di Ruperti e dai carabinieri del colonnello Burgio, che quasi quotidianamente mettono le manette a capi e gregari dei clan, dopo i sequestri milionari con i quali, su disposizione di Dda e procure, le Fiamme Gialle del colonnello Manozzi sgombrano, via via, il mercato dalla facile impresa delle società collegate ai Casalesi, resta l'interrogativo su quanto l'azione del governo, di giudici e forze dell'ordine, dall'avvio della 'campagna di Terra di Lavoro', abbia veramente inciso sui gangli dell'economia illegale, quella a cavallo tra clan e colletti bianchi. Su quanto, per esempio, in un'area come quella del litorale domizio, il sistema che controlla e soggioga flussi di immigrazione illegale e alimenta copiosi flussi economici, sia o meno stato disturbato.

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