mercoledì 20 maggio 2009

Differenziata, la Maietta smaschera la bufala di Del Rosso e de Il Mattino

POLITICA Caserta - Non c'è che dire: Giovanna Maietta sarà anche un prezzemolino, pardon, una prezzemolona presente in tutte le pietanze casertane, ma quando affronta una questione non si ferma mai allo slogan e a una superificiale rivendicazione. Studia, si documenta e viene fuori con una posizione che sarà anche infarcita di accentuazioni retoriche, ma che ha il merito rarissimo e qualificatissimo, soprattutto da queste parti, di poggiare su dati e conoscenze della materia. Anche alla Maietta la famosa e imbattuta "marchetta" de Il Mattino all'assessore all'Ambiente Del Rosso aveva suscitato un moto di indignazione. Quell'annuncio rionfale e trionfalistico del 51% di differenziata, che proiettava Caserta a livello di una capitale scandinava appariva un approdo troppo improvviso e straordinariamente positivo per essere vero. Ecco che la Maietta, in qualità di presidente del comitato di quartiere di parco Cerasola e Centurano ha lavorato, come si suol dire, sul pezzo. Ed ora è in grado di chiedere all'assessore Del Rosso la documentazione che può verificare se quella cifra del 51% è una mastodontica mistificazione o se dobbiamo andare tutti con la testa cosparsa di cenere prima in piazza Vanvitelli, poi sotto la sede de Il Mattino in via Roma a chiedere umilmente scusa. Per intanto, noi pubblichiamo la lettera che la Maietta ha spedito oggi a Del Rosso e, per conoscenza, al prefetto di Caserta e al sindaco Petteruti. Autore: Gianluigi Guarino La sottoscritta Giovanna Maietta, in qualità di presidente del Comitato di Quartiere di parco Cerasola e Centurano, di cittadino, di rappresentante dell’associazione “Terra Nostra”, di portavoce dell’Asppi (associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari) e quindi di portatore di interessi diffusi chiede ai sensi della citata legge sulla trasparenza in oggetto L. 241/90prendere visione dei dati finali di raccolta differenziata della città di Caserta, formulari, rendicontazione, tracciabilità dei rifiuti del 2008 a partire dall’affidamento del servizio alla ditta ecologica Saba e del 2009 fino alla data odierna. Dati effettivi e finali forniti acquisiti dai consorzi di riferimento e dall’amministrazione comunale.Avere copia conforme di tutti i dati finali ed effettivi relativi alla raccolta differenziata della città di Caserta effettuata nel 2008 a partire dall’affidamento della gestione alla ditta Ecologica Saba, dei dati del 2009 fino alla data odierna. Avere copia della comunicazione che il settore ecologia comunale invia alla Regione dei rifiuti trattati mensilmente, codici CER e tonnellaggi conferiti negli impianti di destinazione e dei dati trasmessi al Comune dagli impianti di selezione e dai consorzi. Di prendere visione del MUD che l’amministrazione comunale ha obbligo di compilare e trasmettere al settore provinciale della Regione.Si evidenzia che i dati resi pubblici dall’assessore al ramo non possono considerarsi attendibili, in quanto essi si riferiscono al quantitativo di materiale conferito agli impianti di destinazioni e non all’effettivo materiale differenziato e al dato ultimo emesso dai consorzi di filiera.L’assessore al ramo non ha fatto altro che rendere pubblici le pesate di rifiuti classificati in varie tipologie di materiale differenziato e indifferenziato che la città di Caserta produce e dalla somma di tutti i rifiuti dopo aver sottratto il quantitativo classificato originariamente differenziato ricavare la percentuale del 51,23 % (dati di marzo 2009).E’ alquanto preoccupante che un assessore e chiunque altro del settore possa creare un simile equivoco, e con un insistenza tale da ignorare anche lo scetticismo della cittadinanza, consapevole dei disservizi e delle inadempienze della Ecologica Saba.Tra l’altro la dimostrazione che la città di Caserta, con nostro rammarico, non ha raggiunto i livelli di percentuale insistentemente comunicati dall’assessore all’ecologia, lo dimostrano i ristori che l’amministrazione comunale dovrebbe incassare dai consorzi di filiera e che con tali percentuali dovrebbero essere anche consistenti, tanto da conseguirne una riduzione della TARSU di circa il 30%. Una mancata diminuzione, causata non certo dal mancato finanziamento regionale per i codici a barre da apporre sui sacchetti dei rifiuti, cosi come ha dichiarato pubblicamente lo stesso assessore, visto che ad essi doveva provvedere la Ecologica Saba, cosi come sottoscritto nel contratto stipulato con l’amministrazione comunale.L’assessore e gli addetti al ramo non possono non sapere che per dati di raccolta differenziata si intendono i dati rilasciati dai consorzi e impianti di conferimento che selezionano i rifiuti differenziati dai cittadini.Delle somme di ristoro (se ci sono state) introitate dall’amministrazione comunaleE non possono negare al cittadino che da decenni subisce una emergenza rifiuti pur pagando l’esosa tassa dei rifiuti, la trasparenza degli atti e la correttezza dell’informazioneNon saranno certo le enfatizzazioni equivoche delle percentuali di raccolta differenziata ad esentare i casertani dal fondato rischio di un aumento della Tarsu, cosi come riportato nella premessa dell’ordinanza sindacale sulla raccolta differenziata dei rifiuti urbani.Si resta in attesa di riscontro che, nel caso in cui non dovesse pervenire nei termini previsti dalla legge, ci si riserva di prendere i dovuti provvedimenti. Fonte: CasertaC'è

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