martedì 14 ottobre 2008

Provincia, ora Pdl e Udc chiedono lo scioglimento e nuove elezioni

Caserta - Questa volta la vicenda non è destinata a risolversi come la proverbiale tempesta in un bicchiere d'acqua. La vicenda è già nota ai nostri lettori avendola noi raccontata, in pratica, in tempo reale, pochi minuti dopo l'accaduto al quale abbiamo assistito di persona: la maggioranza che governa le sorti del consiglio provinciale ha scelto, infatti, probabilmente, il giorno peggiore per non essere maggioranza. Niente numero legale stamattina dopo che il presidente del Consiglio De Lucia aveva ingenuamente proceduto all'appello nominale senza accorgersi che erano solo sedici su ventiquattro i consiglieri di centrosinistra presenti. Ne mancavano tre per costituire un numero legale autonomo dalla presenza in aula dell'opposizione, che, da parte sua, ha preso la palla al balzo grazie all'occhio svelto e vispo del consigliere di An, Giorgio Magliocca, il quale ha invitato i suoi colleghi del centrodestra ad abbandonare l'aula, seguiti per una volta anche da Sebastiano Ferraro dell'Udeur, il quale, vista la parata, si era defilato qualche secondo dopo aver risposto presente all'appello. Ma come dicevamo, la storia non finisce qui. Dopo aver incassato il successo politico, il centrodestra. che per la prima volta dopo tre anni e mezzo dà segno di vitalità (ci voleva l'inciucissimo delle nomine negli enti tra De Franciscis e Cosentino per risvegliare l'orgoglio di appartenenza) ora punta al bersaglio grosso, cioè allo scioglimento. Effettivamente, tra i vari punti previsti all'ordine del giorno, è saltato anche quello, importantissimo, del riequibrio di Bilancio. Una situazione che, secondo Magliocca e soci, rimanda dritti, dritti a un caso simile rispetto al quale il Consiglio di Stato si è pronunciato, appunto, per lo sciglimento. E così, a metà pomeriggio, è venuta fuori una nota, anzi un atto di significazione al prefetto di Caserta, con i quale quattro consiglieri, precisamente lo stesso Giorgio Magliocca di An, Michele Griffo di Forza Italia, Fracesco Pagano dell'Udc e Gerardo Trombetta, anche lui di Forza Italia, chiedono in sostanza che venga posta fine all'esperienza amministrativa di De Franciscis, della sua giunta, previo scioglimento del Consiglio provinciale. G.G. Questo, nel dettaglio, il testo della nota presentata da Giorgio Magliocca, Michele Griffo, Francesco Pagano e Gerardo Trombetta al prefetto di Caserta.
PREMESSO CHE- con nota prot. n. 16677/AREAII/EE.LL. del 26/06/2008, l’Eccellenza Vostra ha invitato gli EE.LL. che non vi avessero ancora provveduto, a porre in essere, entro il termine perentorio del 30/09/2008, tutti gli adempimenti necessari a garantire il rispetto delle disposizioni di cui all’art. 193 del D.Lgs. 267/2000, in materia di “salvaguardia degli equilibri di bilancio”;- il Presidente del Consiglio Provinciale di Caserta, in ottemperanza a tale invito, ha convocato l’Assemblea Elettiva dell’Ente per il giorno 13/10/2008, ponendo espressamente al punto 9 dell’ordine del giorno il seguente argomento: “ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio”;- tale seduta di Consiglio Provinciale, dichiarata inizialmente aperta, tuttavia, è stata sciolta dal Presidente a causa della mancanza del numero legale necessario per la valida costituzione dell’organo collegiale;- di talchè, l’Assise provinciale non ha provveduto ad adottare i provvedimenti volti al riequilibrio di bilancio dell’Ente, entro il termine perentorio, normativamente individuato nel 30/09/2008; CONSIDERATO CHE- tale grave omissione, integrando la fattispecie di cui al combinato disposto degli artt. 141 e 193 del T.U.E.L., impone al Prefetto di attivare i poteri sostituitivi di cui è titolare in subjecta meteria ed avviare, di conseguenza, il procedimento volto allo scioglimento del Consiglio Provinciale di Caserta;- infatti, con specifico riferimento al procedimento riguardante la salvaguardia degli equilibri del bilancio, le Autorità statali hanno l’obbligo di procedere allo scioglimento delle assemblee elettive degli EE.LL. quando risultino i presupposti oggettivi, previsti dall’art. 193 del D.Lgs. 267/2000, presupposti sicuramente sussistenti nel caso di specie;- a conferma dell’assunto che precede, proprio di recente, il Consiglio di Stato ha avuto modo di affermare che “ai sensi del combinato disposto degli artt. 141 e 193 T.U. EE.LL. approvato con D.L.vo 18 agosto 2000 n. 267, la mancata adozione della delibera con la quale si dà atto del permanere degli equilibri di bilancio determina lo scioglimento del Consiglio comunale. Salva infatti l’ipotesi in cui sia assolutamente impossibile l’esercizio delle funzioni pubbliche da parte del consiglio comunale a seguito di una calamità naturale, il decorso del termine previsto dal testo unico per l'approvazione di detta delibera impone alle amministrazioni statali l’esercizio del potere di scioglimento, senza che abbiano rilievo le circostanze successive (cfr. CONSIGLIO DI STATO, SEZ. IV - sentenza 21 maggio 2008 n. 2407);- l’Eccellenza Vostra, in linea con riferita esegesi del citato art. 193 del T.U.E.L. autorevolmente espressa dal Supremo Consesso Amministrativo, ha significato alla Provincia di Caserta, con la richiamata nota prot. n. 16677/AREAII/EE.LL, che “in caso di inerzia del Consiglio sull’adempimento contabile, è il Prefetto, in via transitoria, a nominare un commissario ad acta per l’approvazione del provvedimento di equilibrio di bilancio. Tale adempimento riveste natura prodromica alla successiva procedura di scioglimento”; tanto premesso e considerato, i sottoscritti, nella riferita qualità, rivolgono formale
ISTANZA all’Illustrissimo Prefetto della Provincia di Caserta affinché, nell’esercizio dei poteri sostituitivi di cui è titolare, ponga in essere tutti gli adempimenti necessari a garantire la salvaguardia degli equilibri di bilancio della Provincia di Caserta, nonché ad avviare la procedura di scioglimento del Consiglio Provinciale di Caserta, così come previsto dagli artt. 193 e 141 del D.Lgs. 267/2000, al fine di assicurare il pieno ripristino della legalità violata. Con osservanza
Fonte: Caserta C'è.

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