S.Nicola L.S. – In via Grotta, oggetto di una intensa attività edilizia, l'Amministrazione comunale di San Nicola La Strada ha inteso costruire la nuova area mercatale (attualmente in via L.D'Andrea). Nel corso dei lavori, sono venuti alla luce i resti di una "Villula" romana di epoca imperiale risalente al 1° secolo A.C.. Le strutture di cui si tratta sono più propriamente i resti di due cisterne per l'acqua collegate fra loro, una delle quali priva della volta di copertura. L'ente di piazza Municipio ha chiesto ed ottenuto dalla Soprintendenza la dichiarazione di interesse archeologico dell'area, nonché l'approvazione di un progetto ad hoc finalizzato al completamento degli scavi e alla valorizzazione della importantissima opera. Il ritrovamento archeologico, che è parte integrante dell'area mercatale, è stato subito battezzato dal Sindaco Angelo Antonio PASCARIELLO, "Le botteghe del centurione", forse l'antico proprietario della "villula". Va dato atto al sindaco Pascariello di aver voluto proteggere un simile ritrovamento archeologico che certifica senza ombra di dubbio la presenza dei romani nella zona di Via Appia, meglio nota come "Calatia", ma il ritrovamento è opera di due sannicolesi "doc": Renato Ciaramella, cultore di architettura e di storia dell'arte con il pallino della fotografia, e Pasquale Fronzino, archeologo per diletto e storico per vocazione, che già nel 1988 scovarono quegli ultimi brandelli di antichità che ancora c'erano nei vicoli, nelle stradine di campagna, all'ingresso di un portone, in un giardino, ad un incrocio, prima che vengano inghiottiti dalle enormi fauci di quel mostro irriverente chiamato progresso. I due trovarono l'antro, che i contadini sannicolesi avevano battezzato la "tana di Mazzamauriello", scoprendo così che risaliva al 1° secolo A.C. Renato Ciaramella e Pasquale Fronzino ritornarono più volte in quella stradina dirupata ed in quella grotta baciata dalla storia per sancirne, con una dovizia di particolari caratteristica di una attenta analisi e di una perfetta conoscenza della storia dell'arte, la definitiva appartenenza geografica all'antico "decumanus" romano che intersecava, nei secoli addietro, la Via Appia, la "regina delle strade", poco lontano dalla porta "capuana" della città. "Il Ponte", giornale fondato e diretto dal noto giornalista sannicolese, Nicola CIARAMELLA, diede la notizia per primo e segui le vicende della grotta per molti anni, chiedendo che fosse rivalutata. In questa impresa ha trovato l'appoggio del sindaco Pascariello ed è così che oggi, i sannicolesi possono ammirare un pezzo di storia antica che rende la città visitabile non solo per le bellezze settecentesche del Vanvitelli di proprietà borbonica, ma anche per reperti molto più antichi che risalgono agli albori della Storia della nostra provincia. Mazzamauriello! Ma chi era costui? II folletto Mazzamauriello, nato da una credenza popolare, diffusa come patrimonio folkloristico in molti paesi della Campania (ricordiamo Sant'Agata dei Goti, Sant'Angelo d'Alife, Benevento, Paternopoli, che gli ha addirittura dedicato un premio teatrale), perpetra, nella sua leggenda, l'aspetto più mitico di quella vasta fenomenologia che ha visto l'uomo, nel corso dei secoli, portato a divinizzare o a sublimare in un concetto surreale le cose e i fatti che rivestivano, rispetto al proprio orizzonte di conoscenza, un significato occulto. Il lampo diventa Dio, i dolmen (tombe megalitiche ritrovate in Sardegna) diventano le "case dei giganti", le tombe a grotticelle, sempre in Sardegna, diventano le "case delle fate", come "cammarella della fata" è un serbatoio per l'acqua ritrovato a Bellona… La cisterna, a San Nicola, diventa la grotta di Mazzamauriello, il folletto che secondo la leggenda e i superstiziosi andava in sogno a chi gli era simpatico dicendogli dove erano nascosti i tesori e che, all'occorrenza, veniva "usato" dalle mamme sannicolesi di inizi-metà Novecento quale orco cattivo per ammonire e "mettere paura" ai figlioletti capricciosetti allo scopo di tenerli buoni.
Autore: Nunzio De Pinto
giovedì 18 settembre 2008
Area mercato, reperti archeologici scoperti nel 1988
Pubblicato da News Caserta Online alle 08:25
Etichette: Area mercato, newscaserta.net, reperti archeologici scoperti nel 1988, san nicola la strada, Società, società a caserta
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