mercoledì 9 luglio 2008

Sicurezza lavoro, Guttoriello: "Aree sfuggono a controllo"

Caserta – "In materia di sicurezza sul lavoro ci sono vaste aree, in provincia di Caserta, che sfuggono a qualsiasi controllo, vuoi perché il personale degli istituti a ciò preposti è insufficiente, vuoi per altre ragioni facilmente intuibili. Ovviamente, è in questi territori e in queste aziende, più che altrove, che il rischio incidente è maggiormente in agguato". Lo ha detto Gianni Guttoriello, docente di Scuola d'Impresa e amministratore Csm (Centro servizi modulari per le imprese), intervenendo al seminario di approfondimento delle novità introdotte dal decreto legislativo 81 di quest'anno, appunto in materia di Sicurezza sul lavoro, che si è svolto presso Confindustria Caserta, promosso dalla maggiore associazione datoriale di Terra di Lavoro. Non solo. Per Gianni Guttoriello l'aspetto della formazione, in questo ambito, è fondamentale ai fini della prevenzione di incidenti più o meno gravi che si verificano sul lavoro. Ma più ancora è fondamentale che la formazione sia effettivamente svolta e non semplicemente certificata da questo o quell'ente. "In questo senso – ha spiegato il docente di Scuola d'Impresa – sarebbe forse opportuno lasciare il compito alle associazioni industriali, che avvertono effettivamente l'esigenza di formare le figure professionali per le aziende associate e non semplicemente di giustificare l'attività svolta con il rilascio di un attestato". Al seminario, che ha fatto registrare la partecipazione di oltre cento aziende, oltre al già citato Guttoriello, le non poche problematiche connesse alla materia sono state approfondite da Isidoro Marino, dirigente dell'Area Affari Sociali di Confindustria, il quale ha parlato degli aspetti politici e normativi del decreto legislativo 81; dai docenti Francesco Liotti (professore aggregato di Medicina del lavoro Sun) e Umberto Caldura (ordinario della Facoltà di Medicina e Chirurgia della SUN e vice presidente dell' Associazione Nazionale Medici d'Azienda) che hanno parlato, rispettivamente, degli aspetti psicosociali, sanitari e organizzativi; e da Ivan Rizzi, responsabile della Sicurezza di Tower Automotive Sud srl, che ha portato infine una testimonianza diretta sull'argomento. E, tuttavia, tra i molti, nella sostanza dei lavori sono stati essenzialmente tre gli elementi degni di nota del seminario. Il primo attiene alla politica, ed è stato chiaramente sottolineato da Marino: "Il decreto legislativo – ha detto il rappresentante di Confindustria – è sbilanciato sulla parte sanzionatoria, quella che scatta ad incidente ormai già avvenuto. Logica e buon senso avrebbero consigliato, invece, di lavorare di più sulla prevenzione. Dunque, l'inasprimento delle sanzioni non solo non serve, ma nemmeno aiuta".Gli altri due punti, invece, riguardano la figura del "preposto", vale a dire, la persona che coordina 2 o più lavoratori, che è stato finalmente definito chiaramente e per la prima volta individuato dalla legge. Il preposto è la persona che in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. Il terzo punto, infine, attiene alla formazione specifica che questa figura chiave deve costantemente conseguire. Formazione vera, nel rispetto delle procedure, e non soltanto attestata, come si diceva, da questo o quell'ente.

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