sabato 12 aprile 2008

Pascariello viola la legge sulla par condicio

S.Nicola L.S. – La notizia piomba nel bel mezzo del fine settimana come un fulmine a ciel sereno: il sindaco Angelo Antonio Pascariello ha violato la legge sulla par condicio e viene contestato dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Tutto per colpa della lettera inviata il 4 marzo 2008 '….dal Palazzo comunale…' da parte del sindaco alle famiglie di San Nicola La Strada (e relativo comunicato stampa nr. 64 del 4 marzo scorso), nella cui missiva il sindaco Pascariello magnificava i punti salienti del suo bilancio di previsione 2008. Al sindaco Pascariello sfuggiva però un dettaglio molto importante: quando ha inviato la lettera ai sannicolesi erano già stati indetti i comizi elettorali ed era entrata in vigore la Legge nr. 28 del 22 febbraio 2000, altrimenti conosciuta come 'Legge sulla par condicio'. Il sindaco Pascariello, in particolare, avrebbe violato il contenuto dell'articolo 9 della predetta legge che recita testualmente: 'Art. 9. (Disciplina della comunicazione istituzionale e obblighi di informazione) - 1. Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni'. A denunciare il sindaco all'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni sarebbe stato un cittadino residente in San Nicola La Strada che ha preso carta e penna ed ha denunciato il Sindaco all'Autorità. Appena pervenuta la missiva all'organismo deputato all'accertamento delle violazioni presenti nella legge, è stata immediatamente aperta una istruttoria, al termine della quale il Direttore, dottoressa Laura ARIA ha dato ragione al cittadino e torto al sindaco Pascariello. In pratica, secondo l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, '….. (omissis) la diffusione della comunicazione del 4 marzo scorso (la lettera alle famiglie e relativo comunicato ad uso dei giornalisti e dei media) rientra nell'ambito di applicazione del divieto di cui all'articolo 9, poiché non è effettuata in forma impersonale, né, tantomeno, è indispensabile per l'efficace assolvimento delle funzioni proprie del sindaco, uniche condizioni idonee a legittimare la comunicazione istituzionale in periodo di campagna elettorale…..'. La lettera dell'Autorità rappresenta un vero e proprio smacco per il sindaco Pascariello al quale non fa certo piacere essere stato sorpreso, come si dice in gergo, '….con le mani nella marmellata….'. Certo è che il cittadino che ha denunziato il comportamento del sindaco Pascariello all'Autorità non dove essere un suo fan sfegatato. Resta il fatto, incontrovertibile, che anche i poteri forti, quando sbagliano, vengono condannati. In pratica, il sindaco, avendo dichiarato la sua appartenenza ad una certa parte politica, con l'invio della lettera ai cittadini è come se avesse fatto propaganda politica per una certa parte politica e ciò, secondo la par condicio, non è possibile. Autore: Nunzio De Pinto - Fonte: www.casertanews.it

0 commenti: