Caserta - L’invito dalla Regione e dal ministero è chiaro: rischia di diventare sempre più una lotta contro il tempo l’emergenza rifiuti, le giornate calde non faranno altro che accelerare la putrefazione della frazione organica contenuta nei sacchetti dell’immondizia abbandonati per strada con il conseguente innalzamento della soglia di allarme. Insomma, tutte sostanze che trasportate dalle piogge possono contaminare anche il ciclo dell’acqua. Per questo motivo, dopo la prima ondata di interventi di bonifica contro il rischio leptospirosi (malattia provocata dall’urina dei ratti, il cui numero è cresciuto a causa dell’emergenza ambientale), l’Asl Ce 1 sta disponendo una serie di misure per tamponare un’eventuale emergenza connessa all’aumento delle temperature. Su questo specifico tema si svolgerà nei prossimi giorni una riunione operativa presso l’Osservatorio epidemiologico regionale. «Per ora abbiamo ricevuto dalla Regione una ”raccomandazione” alla quale daremo seguito predisponendo ulteriori servizi di disinfestazione - spiega il manager dell’Asl Ce 1 Franco Bottino - In questi casi l’attività di prevenzione spetterebbe ai Comuni ma quasi sempre gli enti locali non sono dotati degli strumenti adatti, allora interveniamo noi». L’équipe dell’Asl Ce 1 incaricata di svoglere l’attività di bonifica del territorio è costituita da sei unità: ogni trattamento dura in media 20 minuti e nei prossimi giorni, a cominciare da Caserta, saranno ripetute via via le attività di disinfestazione per limitare il rischio di epidemie dovute alla prolungata giacenza in strada di cumuli di immondizia. Quanto al possibile rishio di inquinamento del ciclo dell’acqua, secondo gli esperti esso è dovuto a un surplus di microflora che arriva a far parte dell’acqua sorgiva per usi domestici: quanto più alto sarà il livello di infiltrazione, tanto più spinto dovrà essere il processo di potabilizzazione delle acque. Intanto fra oggi e domani dovrebbe riaprire il Cdr di Santa Maria Capua Vetere, fermo da metà dicembre. Lo ha assicurato il commissariato di governo per l’emergenza rifiuti d’intesa con la prefettura, che tra l’altro ha ribadito anche l’entrata in esercizio, prevista fra questa sera e domani, della nuova piattaforma (la prima definitiva dopo l’utilizzo di una piazzola temporanea ormai satura) del sito di stoccaggio di Ferrandella a Santa Maria la Fossa. La ripresa dell’attività del Cdr sarà graduale (non vi verranno conferite da subito le circa 1200 tonnellate di rifiuti prodotte in media quotidianamente in tutta la provincia) ma i conferimenti all’impianto saranno stabiliti di volta in volta dal commissariato sia per quanto riguarda i comuni autorizzati a sversare sia per quanto riguarda le quantità. In ogni caso, gli altri centri del Casertano, proseguiranno a servirsi dei siti di trasferenza di Maruzzella e Parco Saurino, prima di accedere all’area di stoccaggio di Ferrandella. Infine, anche ieri l’Esercito è intervenuto nei centri di San Nicola la Strada e Mondragone: rimosse oltre 60 tonnellate di spazzatura. Da oggi infine la partenza dall’Interporto di Marcianise dei treni carichi di rifiuti diretti verso la Germania.
Autore: Lorenzo calò - Fonte: www.ilmattino.it
0 commenti:
Posta un commento