CASAL DI PRINCIPE – La decisione era nell’aria da qualche giorno, ma non era scontato che fosse presa, dato che Nicola Ferraro ha sempre dichiarato di ritenersi assolutamente estraneo agli addebiti contestatigli prima dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, successivamente da quella di Napoli, divenuta titolare dell’inchiesta sugli stati maggiori dell’Udeur. E invece, pochi minuti fa, Ferraro ha deciso di rinunciare alla carica politica. Non perché sia cambiato qualcosa nella considerazione da parte sua della vicenda giudiziaria che lo coinvolge, ma semplicemente per una contingenza politica, che impegna il partito, proprio a partire da questi giorni, in una complessa campagna elettorale: “Mi dimetto da segretario provinciale dell’Udeur – conferma Ferraro a www.casertace.it – per non mettere in difficoltà il partito in questa fase delicata fase organizzativa di una campagna elettorale che si preannuncia difficile e densa di lavoro. E’ ovvio che avendo deciso i giudici di confermarmi l’obbligo di dimora, questo rende nulla la mia capacità di spostamento fisico e, dunque, anche la possibilità di lavorare per il partito.” Nelle parole di Nicola Ferraro non si leggono, e non si intravedono neppure, motivazioni polemiche. Ma è chiaro che l’atto attesti anche l’amarezza di chi, alla fine, ha la sensazione di pagare per tutti, dato, che, al momento, tutti gli altri "caporioni" del partito, a partire dalla presidente del Consiglio regionale, Sandra Lonardo Mastella, moglie del leader nazionale Clemente Mastella, per proseguire con il capogruppo Fernando Errico, non solo hanno acquistato la piena libertà fisica, ma stanno esplicando pienamente le loro reciproche funzioni politiche e istituzionali. A differenza di Ferraro, per il quale rimane, al contrario, in vigore la misura restrittiva della dimora coatta a Casal di Principe, in forza di un parere negativo del pm della procura napoletana Curcio, il quale separa misteriosamente la posizione di Ferraro da quella della Mastella e di Fernando Errico quando gli addebiti sono, ordinanza alla mano, gli stessi, anzi per Ferraro c’è qualcosa di meno e non di più. Non è escluso che le dimissioni di oggi rappresentino il primo passo di una separazione tra il consigliere regionale e Mastella. Ma questa è un’altra storia che potremo raccontare nei prossimi giorni.
Autore: Gianluigi Guarino - Fonte: http://www.casertace.it/
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