Aversa – "Una giornata che non deve dividere ma anzi deve unire l'Italia nel ricordo di una delle più grandi tragedie nazionali del '900. Serve un clima di pacificazione nazionale, non esistono morti di serie A e di serie B, di destra o di sinistra". Le parole di Gianmario Mariniello - nel corso dell'incontro-dibattito organizzato dalla sezione aversana del Comitato 10 Febbraio, per ricordare le vittime delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata che toccò anche Aversa - riassumono il clima della manifestazione organizzata nella città normanna. In una folta cornice di pubblico, sono stati molto apprezzati tutti gli interventi previsti, tra cui quello del Vice Sindaco, Lucio Farinaro, dei consiglieri Mimmo Rosato e Gianmario Mariniello, ma soprattutto del Prof. Claudio Del Villano. In un clima disteso, inimmaginabile fino a qualche anno fa, la discussione sulle foibe ha evidenziato i silenzi italiani su una pagina di storia patria che solo recentemente è stata riletta, grazie anche agli interventi dei Presidenti della Repubblica, Ciampi prima e Napolitano poi. Interessante anche il dibattito nato alla fine degli interventi e coordinato da Rolando di Martino e Giuseppe Lucariello. Da sottolineare la presenza di numerosi politici ed amministratori, tra cui gli Assessori Dello Vicario, Diomaiuta e De Chiara, i consiglieri Marrandino, Scalzone, Galluccio e Virgilio ed i responsabili di partito di An, Udc e Pdci. "Ripeteremo l'evento l'anno prossimo, magari cercando di approfondire l'aspetto "aversano" dell'esodo giuliano-dalmata. Faremo un lavoro di ricerca storica, anche per analizzare l'accoglienza che riservò Aversa ai profughi di una terra che da 2000 anni è italiana", conclude Rolando di Martino, responsabile del Comitato 10 Febbraio di Aversa.
lunedì 11 febbraio 2008
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