CASERTA - Sindacalisti interni e segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil convocati d'urgenza dal sindaco Petteruti nei minuti immediatamente precedenti all'assemblea pubblica e aperta in strada dei dipendenti comunali, che si terrà nei pressi delal porticato di piazza Vanvitelli alle ore 9.30: avvisi sugli ingressi per lo svolgimento dell'assemblea, uffici chiusi. Questa la scena oggi in Comune. La convocazione del sindaco non è una novità dell'ultimora: ce n'era stata una per venerdì scorso alle 12, poi saltata per impegni urgenti del primo cittadino, probabilmente a causa dell'emergenza rifiuti e della trasferta a Roma che lo condusse, di sera, negli studi di "Mi manda Raitre".Petteruti, insomma, ha risposto all'appello dei dipendenti e dei sindacati, dopo l'occupazione simbolica che gli stessi svolsero in sala giunta mercoledì scorso dopo la rottura dei rapporti con l'assessore al Personale Eduardo Oliva e il coordinatore dell'Area amministrativa Giamaria Piscitelli.Motivo del contendere resta la "scomparsa" del "tesoretto" dei fondi per i dipendenti. Nel nostro video di mercoledì pomeriggio un sindacalista parlava di 270mila euro destinati dall'amministrazione comunale senza la necessaria concertazione con i sindacati: a rischio ogni possibile progetto di incentivazione del salario.
Una cifra che, ad una più approfondita analisi, sarebbe forse suscettibile di riduzione.Ma sorge, dietro l'angolo, un ulteriore problema che potrebbe mettere in impasse seria l'amministrazione Petteruti.
Una riunione della commissione trattante dei mesi scorsi, infatti, alla presenza del direttore generale Donatella Andrisani, di Oliva e Piscitelli, oltre che del dirigente Marcello Iovino e del consigliere comunale di maggioranza Arturo di Palo, convenne con i sindacati che alcune somme fossero proprio destinate al tesoretto.
Tra queste quella derivante da un "sacrificio" di 60mila euro circa a carico di quanti, in Comune, occupano la cosiddetta "posizione organizzativa".
Questi dipendenti, alcuni dei quali - si sostiene - svolgono importanti funzioni di supporto al vertice dirigenziale di ogni settore, sarebbero sul piede di guerra per aver verificato che, all'inizio di quest'anno, non verrà loro corrisposta un'accessoria miglioria economica come nei precedenti anni. Starebbero valutando la possibilità di una denuncia di quanti concorsero a quella decisione. Certo - si dice nei corridoi del Comune - la soluzione ci sarebbe: non è obbligatorio per i dirigenti attestare che questi super-funzionari ora in agitazione hanno raggiunto il top dei loro possibili standard lavorativi.
Una soluzione pericolosa, che scatenerebbe una reazione a catena. L'intoppo è proprio qui. Certificare questo stato di cose solo per una formale riduzione delle somme a favore delle posizioni organizzative significherebbe, infatti, automaticamente dire che gli stessi settori non hanno marciato al massimo.
Con conseguente significativa riduzione delle incentivazioni economiche che proprio ai dirigenti derivano dal raggiungimento formale del massimo dei risultati. Come finirà?
Fonte: www.casertace.it
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