Casagiove (Caserta). Venerdì 15 febbraio alle ore 19.30 presso Metrò SpazioArte “Le Quattro Fontane” inaugurazione dell’anteprima della partecipazione del centro espositivo di Casagiove, a due passi dalla Reggia di Caserta, alla fiera di Arte contemporanea e moderna di Roma, che sarà allestita nel prestigioso Palazzo dei Congressi dell’Eur dal 29 febbraio al 2 marzo.Saranno i critici d’arte Enzo Battarra e Massimo Sgroi a illustrare il significato e la valenza di tale prestigiosa presenza di Metrò nell’élite dell’arte nazionale, al cospetto “in anteprima” delle opere che saranno proposte nella Fiera e che costituiscono uno spaccato della ricerca artistica in Terra di Lavoro. In esposizione ci saranno i lavori di Joko, Mafonso, Damiano Errico, Luigi Spina e Lucilla Ragni.
Così scrive Battarra nel suo testo di presentazione “Si va a Roma portando con sé i segni di un territorio magico e vitale, di un’area geografica che è soprattutto una regione mentale, dove creatività e produzione artistica esprimono punte di eccellenza ma soprattutto un diffuso sentire comune, una sensibilità straordinaria alla materia arte.
In questo viaggio da Caserta a Roma, partendo dall’imponente monumento vanvitelliano per giungere all’opera dell’architetto razionalista Adalberto Libera, Metrò SpazioArte espone nel suo stand le conferme e le novità della produzione artistica del proprio territorio.
Ed è certamente una conferma l’approdo cui giunge oggi Joko con le sue “architetture”, lavori che nascono dalla sua esperienza progettuale e approdano legittimamente nel campo della pittura. Sono le forme ma è anche la tecnica a connotare queste opere. Le strutture architettoniche, dal “cupolone” alla “fabbrica dei sogni”, si identificano per la loro essenzialità affascinante, ma si impongono anche per quella brillantezza che solo la graniglia di vetro utilizzata può e sa dare. C’è luce nell’architettura e c’è luce sulla superficie del quadro.
Altra conferma è quella di Mafonso, artista di cui vengono presentati in questa occasione alcuni lavori degli anni Ottanta, quelli più intimisti, più lirici. La figure sono essenziali, solitarie, intorno a loro un’atmosfera rarefatta si fa colore, sogno, neve di primavera.
Novità è Damiano Errico, per la sua carica creativa, per la sua forza pittorica. I lunghi, flessuosi, estremamente mobili spermatozoi assediano le superfici alla ricerca di un uovo nascosto anche nella più impenetrabile delle rocce.
Altra novità di assoluto rilievo è il fotografo Luigi Spina. Nei suoi scatti irrompe il paesaggio della vita, dove tutto è equilibrio, armonia, fascino.
Infine, in questa testimonianza tutta di Terra di Lavoro non poteva mancare l’ospite di lusso. È Lucilla Ragni, artista umbra. Nelle pieghe delle sue opere le dinamiche dei nostri tempi”.
Fonte: www.caserta24ore.it
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