Airola - Sono ormai più di 50 anni da quando iniziò una fervente devozione verso la giovanissima Santa nella città di Airola. Maria Goretti veniva dichiarata Santa il 24 Giugno del 1950 e l’ anno dopo il Passionista, P. Luigi Maria, Superiore della comunità di Airola, introdusse la felice iniziativa di festeggiare annualmente la Santina delle Ferriere, che da allora ha fatto sentire in modo straordinario la sua presenza e protezione con interventi prodigiosi. E adesso, quasi a premiare questa fedele e sincera devozione, la piccola santa viene in visita ad Airola in particolare per presentarsi come fulgida figura alle nuove generazioni, minacciate da una mentalità di disimpegno, che stenta a comprendere l’importanza di valori sui quali non è mai lecito scendere a compromessi.L’arrivo dell’urna della santa è previsto nel pomeriggio di domenica 24 febbraio, alle ore 18,00 in piazza Lombardi per poi raggiungere la Chiesa dell’Annunziata dove ci sarà una celebrazione presieduta dal Superiore Provinciale dei Passionisti p. Enzo Del Brocco. Nella serata poi una veglia di preghiera per tutte le vittime di violenze sessuali particolarmente della pedofilia.Il giorno dopo, nella mattinata, intorno all’urna della Santa si stringeranno gli studenti delle varie Scuole locali con la Santa Messa concelebrata dal Vescovo Mons. Michele De Rosa. Nel pomeriggio, dopo la Messa del parroco don Giuseppe Mauriello, l’urna della Santa, in solenne processione e fiaccolata, sarà portata nella graziosa Chiesa dei Passionisti al Monteoliveto e nella mattinata seguente, alle ore 9,00, la Santa da Airola farà ritorno nel suo Santuario di Nettuno.
Undici anni, 8 mesi e 21 giorni: questo è lo spazio in cui si racchiude l’avventura umana e cristiana di Maria Goretti, martire della Purezza.Nacque nel 1890 a Corinaldo (Ancona). La sua famiglia emigrò nell’Agro Pontino, alle Ferriere di Nettuno (Roma), e Maria, fin da piccola, dovette badare ai fratelli più piccoli. A dieci anni le morì il padre, così dovette rinunciare a frequentare la scuola per dedicarsi alla famiglia. A dodici anni poté fare la prima Comunione. Molto devota e apparentemente più grande della sua età, si occupava anche dell’educazione morale e religiosa dei fratellini. Nel 1902, un giovane diciottenne, che viveva presso di loro, la aggredì per violentarla e, alla resistenza dalla giovane, la colpì a morte.
Pur essendo povera e priva di istruzione scolastica, Maria, con la personalità forte e matura avuta dalla formazione religiosa in famiglia, non solo riesce a difendere senza perplessità la propria persona con eroica castità, ma addirittura di perdonare il suo uccisore.
Il suo martirio ricorda che l’essere umano non si realizza seguendo gli impulsi del piacere, ma vivendo la propria vita nell’amore e nella responsabilità.
Autore: Padre Antonio Coppola - Fonte: http://www.caserta24ore.it/
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