lunedì 16 luglio 2007

Solopaca, Al Meg due sale per "Carosello".

É recentei la notizia, trasmessa dal più importante notiziario italiano (TG1), dell’anniversario del Carosello televisivo. Infatti il Carosello compie 50 anni. Nei saloni del MEG (Museo Eno Gastronomico) di Solopaca due sale sono dedicate completamente ai filmati dei caroselli degli anni 60. Tra i vari filmati quello che è considerato il più interessante ha per protagonista Calimero il pulcino nero. Visionando i filmati pubblicitari degli anni 60 si può notare con estrema facilità la trasformazione dei messaggi pubblicitari e soprattutto la trasformazione dei costumi e delle abitudini degli italiani. Nel 1957 la RAI decise di iniziare a trasmettere messaggi pubblicitari, e a tal proposito nacque l’esigenza di realizzare un format. Nacque così il Carosello, in cui i messaggi pubblicitari (della durata media di circa 3 minuti)erano vere e proprie rappresentazioni teatrali in miniatura, introdotte dall'apertura del sipario. Questo format ebbe un grande successo. Carosello rimase per molti anni fra le trasmissioni televisive più amate, venendo a rappresentare un tipico appuntamento della famiglia italiana, tanto che ancora oggi la frase "a letto dopo Carosello" è rimasta parte della lingua. Oltre a introdurre l'innovazione della réclame, e a farlo inserendola in un contesto che aveva il pregio di renderla gradevole al pubblico, Carosello portò anche una serie di innovazioni nel linguaggio televisivo in generale. La sua caratteristica più peculiare era l'inedita brevità (non solo degli spot ma anche degli altri "siparietti"); per questo, gli stacchi teatrali dovevano essere diretti, semplici, attingendo spesso a luoghi comuni e rimanendo molto vicini alla cultura popolare. Rispetto alla pubblicità moderna, la più lampante differenza rimane proprio il tentativo della RAI di integrare le immagini nuove della emergente società dei consumi in un contesto legato alla tradizione nazionale popolare. Sicuramente il mondo dei pubblicitari, in prima fila la Sipra che gestiva la pubblicità RAI vedevano in Carosello uno strumento sfuggito loro di mano per passare ai "creativi" il personaggio, la storiella erano più importanti del messaggio pubblicitario: Calimero era più famoso del detersivo reclamizzato. L'ultima sera di trasmissione fu il primo gennaio 1977. I motivi per cui la trasmissione fu interrotta sono probabilmente vari. Il mercato italiano della pubblicità si stava trasformando, divenendo più moderno e dinamico, e i produttori stavano diventando insofferenti verso i limiti di tempo imposti da questo modo di reclamizzare i propri prodotti; anche il pubblico stava cambiando, e la televisione basata su presupposti pedagogici perdeva presa. Carosello non era solo un contenitore di messaggi pubblicitari; era uno spettacolo, a cui parteciparono in veste di registi o attori nomi illustri come Age e Scarpelli, Luigi Magni, Gillo Pontecorvo, Ermanno Olmi, Sergio Leone, Totò, Macario,Renato Rascel, Nino Taranto, Giacomo Furia, Carla Gravina, Nino Ferrer, Gassman, Dario Fo e persino Eduardo De Filippo. Ritorniamo a Calimero, Regia: Nino Pagot, Toni Pagot,- disegno e animazione: Nino Pagot, Toni Pagot, Davide Benvenuti, Carlo Peroni - sceneggiatura: Nino Pagot, Toni Pagot, Ignazio Colnaghi - Voce: Ignazio Colnaghi. É’facile ricordare le piccole vicende serali di Calimero, perché per anni si sono dipanate seguendo sempre lo stesso necessario copione: il pulcino nero si trovava ogni volta coinvolto in qualche avventura, ma tanto veniva tiranneggiato e mortificato dagli altri abitanti del cortile che, alla fine, si issava sulle spallucce un piccolo fagotto e zampettava via. Storiche, perché sempre le stesse, le sue lamentazioni: "É un'ingiustizia, però! Tutti se la prendono con me perché sono piccolo e nero…". Tempestivo, a questo punto, giungeva l'intervento dell'Olandesina - temibile fanciulla in grembiulino inamidato e zoccoletti - che recuperava il fuggitivo e, pronunciando la non meno storica frase, sempre la stessa: " Siamo alle solite, Calimero! Tu non sei nero, sei solo sporco! Là!", lo immergeva entusiasta in una tinozza colma d'acqua saponosa, stropicciandolo e strigliandolo a dovere. Dopo un istante, tra le bolle di schiuma riemergeva un pulcino sorridente e candido come la neve, pronto a pigolare lodi per i miracolosi effetti sbiancanti del detersivo. Ideato dai fratelli Nino e Toni Pagot, è comparso originariamente nelle animazioni pubblicitarie della società di detersivi Mira Lanza in Carosello a partire dal 1961, prima nella serie La costanza dà sempre buoni frutti e poi in quella ufficiale Calimero pulcino nero, a partire dal 14 luglio 1963. La notorietà di Calimero è molto elevata per tutti gli anni '60 e almeno fino alla metà degli anni '70, tanto da far entrare nel lessico collettivo sia il nome del personaggio, sia alcune frasi celebri come "Tutti mi vogliono male perché sono piccolo e nero...". Oltre alle storie originali di Carosello, spesso sceneggiate da Ignazio Colnaghi che ne è anche il doppiatore, dopo la morte di Nino Pagot gli eredi riacquistarono i diritti di Calimero dalla Mira Lanza e ne produssero una serie di cartoon a colori per il mercato internazionale, che venne esportata anche in Giappone, dove la Toei Doga ne produsse 47 puntate tra il 1974 e il 1975. Il personaggio di Calimero e i comprimari della serie hanno avuto ed hanno ancor oggi un ruolo in numerose altre attività promozionali e di merchandising oltre a quella originale, apparendo di volta in volta su articoli di abbigliamento e generli alimentari, accessori e prodotti scolastici, gadget ecc. Alla fine degli anni '70 Pagot voleva esportare negli States i suoi cartoni.. senza considerare che per la cultura americana un personaggio che veniva rifiutato perché nero sarebbe andato incontro a parecchi problemi di political correctness. MEG Corso Cusani 114, Solopaca – tel. 0824.977901 –fax 0824.313674 - e-mail: museomeg@gmail.com –
fonte: teleradionews.

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