Portali ed esterni di chiese, scuole ed altri pubblici edifici imbrattati con frasi e “decorazioni” che riprtano alla mente le “epiche” gesta delle famigerate iene. Vittime preferite la chiesa di San Francesco, la cattedrale e il portale dell’istituto tecnico per Geometri. Le mura della cattedrale, il portale del contiguo istituto tecnico per geometri (ex seminario), la chiesa di san Francesco contigua alla casa Comunale e altri edifici in prevalenza pubblici imbrattati con parolacce e sgorbi che tanto ricordano quelli lasciati, a futura memoria, esternamente all’ex sede del liceo scientifico, in via Portanza e via Torre. Riprove sconcertanti dell’amore che i soliti balordi dimostrano per il patrimonio storico culturale della città, invidiato da tanti altri giovani con la testa sulle spalle. Come tutti possono constatare, neanche l’ingresso secondario del duomo è scampato a tale indegna sorte, ma non è stato risparmiato neppure quello del contiguo istituto per geometri; particolare che, a detta di molti, marchia in modo indelebile gli stessi autori delle “epiche gesta” cioè alcuni studenti più volte finiti nell’occhio del ciclone. Più volte è stato denunciato, anche attraverso queste colonne, che soprattutto di sera l’area contigua al duomo si trasforma in ricettacolo per balordi a quanto pare dediti non solo all’assunzione di super alcolici ma anche sostanze ritenute illecite ovvero stupefacenti. Non di rado infatti i fedeli che di buon mattino si recano in chiesa hanno dovuto zigzagare fra bottiglie rotte e talvolta siringhe, usate non certo da diabetici. Addirittura, durante un matrimonio, sul sagrato sono stati notati alcuni profilattici usati da alcuni forestieri che hanno segnalato lo sconcio ai vigili ed alla stampa, ma, ormai, certe cose forse non scandalizzano neanche i preposti ecclesiastici, come il vescovo che secondo i maligni per Caiazzo si vede solo a Pasqua, Natale, per le cresime e qualche inevitabile processione cioè ogni morte di papa e di… vescovo. Fra qualche settimana l’antistante piazza Verdi dovrà ospitare il festival Jovinelli, preceduto dalla festa di San Pantaleone, quella di Sant’Anna e dalla fiera della Maddalena: eventi tutti che dovrebbero richiamare in città e nello stesso duomo migliaia di turisti e fedeli, anche per ammirare il ritrovato (non scoperto) sarcofago di santo Stefano. L’attuale proscenio rappresenta il peggiore biglietto da visita per cui sarebbe auspicabile che i preposti si attivassero, non solo per la bonifica di tutti gli edifici insozzati dai soliti balordi, ma anche per la prevenzione del reitero. Il che probabilmente rappresenterebbe un miracolo gradito e apprezzato non meno di quello di S. Pantaleone.
fonte: teleradionews.
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