lunedì 22 dicembre 2008

MARCIANISE,CHE CUORE!!! Nel finale recupera due gol alla capolista

CASERTA – Il dio del calcio fa capolino a Natale in una giornata di vento freddo, ma di cuori caldi. Il Marcianise raddrizza una partita dopo aver giocato alla pari e, in diversi momenti, anche meglio della capolista Gallipoli. Ma nonostante questo, quando le lancette dell’orologio avevano varcato già da un paio di minuti la mezzora del secondo tempo, gli esperti salentini, guidati dal “principe” Giannini, idolo della Roma romanista, veleggiavano (e visto l’eolo incazzato che imperversava al Pinto oggi pomeriggio il termine non è abusato) dall’alto di un doppio vantaggio, che non rispecchiava, però, assolutamente quello che si era visto in campo fino ad allora. Una partita equilibrata, che i ragazzi di Luca Fusi e del presidente Bizzarro, hanno interpretato con la mentalità giusta, combattendo fin dal primo minuto pallone su pallone, sacrificandosi continuamente con raddoppi di marcatura, pressing asfissiante e, soprattutto, capacità di rendere duttile la propria disposizione che, in fase di possesso, diventava un 4-3-3 o, addirittura un 4-2-4, mentre in fase di non possesso, grazie alla capacità e alla disponibilità generosissima dei vari Romano, Galizia e Montuori nello svangare dietro la linea della palla, disegnava un 4-5-1, nella cui ragnatela la capolista ha fatto fatica, con la sua compassata circolazione della palla compassata, ha fatto una fatica boia a raccapezzarsi. D’altronde, il Gallipoli era arrivato a Caserta non certo con l’atteggiamento presuntuoso di chi ritiene di essere una predestinata alla vittoria. Si è capito subito che Giannini nutriva un grande rispetto per la truppa di Fusi. E così non è stato raro vedere i centrocampisti Suriano e Russo arretrare sulla linea dei quattro difensori, nella quale l’ex frusinate Antonioli ha riservato sempre un trattamento particolare a un Innocenti, come al solito in palla e brillantissimo. Il primo tempo è scivolato così, senza grandissime emozioni, ma senza neppure scadere nel noioso tran tran, nonostante un terreno di gioco ridotto ai minimi termini dalle recenti e copiose piogge e da una manutenzione che certamente non è degna di un campionato di terza serie. L’unico grande sussulto lo ha fornito al minuto ventuno proprio Innocenti, che innescato da Ciano, si è involato da solo verso l’area. Purtroppo, la traiettoria della sua corsa e l’esigenza di addomesticare il pallone su questo campo di patate ha costretto il bomber a decentrarsi leggermente sulla destra. Un movimento che ha consentito a Generoso Rossi, che non a caso è un portiere che ha calcato anche i campi della serie A, di chiudere lo specchio della porta con grande mestiere. E così l’occasione è sfumata. Ha sofferto tantissimo il Gallipoli nei primi venti minuti. Galizia a sinistra sgusciava via come un’anguilla e il suo dirimpettaio Molinaro ha visto le streghe diverse volte. Più complicato, invece, il dialogo tra Innocenti e Romano, che ha provato a fare il guastatore tra le linee, ma che troppo spesso ha sbagliato la misura, non riuscendo a mettere un solo assist pulito per il centravanti. I pugliesi che, nonostante la posizione in classifica, sono stati seguiti solo da una quarantina di supporters, sistemati nel settore Distinti, davanti alla caserma Ferrari Orsi, hanno iniziato ad entrare in partita solo alla metà della prima frazione di gioco. Vastola a destra, Mounard a sinistra sono riusciti, da allora, a mettere in ambasce in almeno un paio di occasioni la difesa marcianisana, nella quale il pur generoso Filosa si è concesso due o tre amnesie da paura, provando a giocar palla su un terreno di gioco che non lo avrebbe consentito neppure a un supergiocatore, frutto, magari, della combinazione tra i piedi di Kaka e quelli di Del Piero. Quando la ripresa è iniziata, tutti aspettavano solo il momento in cui Luca Fusi avrebbe gettato in campo le sue carte forti, Manco e Poziello, quest’ultimo invocatissimo dai mille tifosi che, nonostante il prolungato esilio, affollavano la tribuna dello stadio Pinto. E invece, come spesso capita nel calcio, chi fino ad allora non aveva mai, in pratica, messo il naso nell’area di rigore avversaria, è passato inopinatamente in vantaggio. In verità, nell’occasione ci ha messo del suo anche il guardialinee che ha alzato la bandierina per segnalare un fallo assolutamente dubbio, che l’esterno di difesa Vanacore avrebbe compiuto a ridosso della linea laterale, ai danni di Vastola. L’arbitro, che pure non era distante, non ha fischiato, ma si è adeguato, successivamente, mostrando la sua evidente, scarsa personalità, alla segnalazione del suo collaboratore. Fatto sta che lo stesso Vastola ha disegnato, sulla sussegente punizione, una traiettoria velenosa. Nella gran confusione dell’area di rigore, i difensori del Marcianise si concentravano sui granatieri salentini Di Gennaro e Antonioli e si dimenticavano totalmente del piccoletto Riccardo, il quale, con perfetta scelta di tempo, impattava di testa, trafiggendo senza scampo Fumagalli, che, dunque, la sua prima palla di giornata la toccava per andarla, desolatamente, a raccogliere nel sacco. Proteste durissime di Vanacore nei confronti del guardialinee e il sospetto più che fondato che questo gol sia stato viziato da una decisione arbitrale errata. A questo punto, i piani di Fusi sono saltati. Il Gallipoli si è coperto ancora di più, facendo uscire Riccardo; mentre Manco e Poziello, a quel punto necessariamente in campo, hanno aumentato il potenziale offensivo, sbilanciando, però,paurosamente in avanti il baricentro del gioco dei gialloverdi. Autentiche praterie si sono aperte davanti agli attaccanti del Gallipoli. Spazi dove, volta per volta, e sempre sul filo del fuorigioco, si sono gettati prima Di Gennaro, poi l’ex foggiano Mounard, che anni fa castigò anche il Napoli in serie C. Ma Fumagalli, in entrambi i casi, è stato miracoloso nella gestione e nella risoluzione a suo vantaggio della situazione di “tu per tu”. Ma che questa fosse una partita stramba lo ha dimostrato definitivamente il secondo gol del Gallipoli, che è arrivato al minuto ventisette. Si potrebbe essere portati a pensare: contropiede secco e zac, la frittata è fatta. Niente affatto: è ancora un azione da fermo a punire il Marcianise, che qualcosa dovrà fare, durante la sosta, per migliorare in questo fondamentale, che la rende somigliante a quell’autentica banda del buco che è oggi la difesa del Milan nelle palle inattive. Da un angolo battuto alla sinistra di Fumagalli, si è, infatti, inserita la testa del muscoloso Marseglia, che due minuti prima era subentrato a Mounard. Due a zero e qualcuno pensa che fosse meglio guadagnare il caldo focolare di casa, visto il freddo e constatata anche la scarsa disponibilità all’equità dell’arbitro, che cinque minuti prima del raddoppio, aveva sorvolato su un contatto sospetto, avvenuto in area, tra Esposito e Poziello, facendo infuriare i tifosi, ma soprattutto il presidente Bizzarro, ovviamente a soffrire in panchina, ed espulso nell’occasione. E invece, la grande partita del Marcianise è iniziata proprio da qui. Proprio in quest’occasione ci si è accorti che l’allenatore dei gialloverdi è Luca Fusi, una vita da mediano e un carattere irriducibile, che ha fatto grandi le squadre in cui ha militato. Irriducibile come la sua squadra, che ha trasformato la rabbia in determinazione feroce, ma, allo stesso tempo, lucidissima. Manco ha "distrutto" sia da sinistra che da destra i laterali salentini. Un quarto d’ora di autentico incubo per Molinaro, impegnato, tra l’altro, per tutto il secondo tempo, a contenere le percussioni furiose di un incazzatissimo Vanacore, e per Suriano. Entrambi, il peperino napoletano, che andava sia di qua che di là, lo hanno visto solo col binocolo. Ed è proprio da una di queste azioni che è venuto fuori il primo,meritatissimo gol: percussione a sinistra dell’ala tascabile e cross preciso, anche se non tesissimo, per Innocenti, il quale, però, non a caso è uno dei migliori giocatori di questa categoria. Con una stupenda torsione l’uomo partita ha dato, infatti, al pallone la forza sufficiente per rendere il suo colpo di testa, che si è infilato nell’angolino alto alla sinistra di Rossi, assolutamente imparabile. I mille marcianisani, a questo punto, si sono letteralmente scatenati, come se i tanti caffè Borghetti ingurgitati durante la partita per difendersi dal freddo pungente, fossero arrivati tutti, contemporaneamente, a occupare i loro centri nervosi. Mille, ma per un po’ sono sembrati ventimila. Mancavano ancora tredici minuti, ma su questo abbrivio, la sensazione che Innocenti & c. ce la potessero fare, è stata, a quel punto, avvertita da tutti. E quando mancavano tre minuti allo spirare del tempo, l’ineluttabile è successo: Manco, innescato da un insesauribile Galizia, ha attaccato la fascia destra, asfaltando Esposito, superato, in pratica, a velocità tripla, e ha crossato ancora una volta al centro. In questo caso, il vento contrario, che ha tormentato il Marcianise per tutta la ripresa, ha dato una mano, disegnando una traiettoria alta, sbilenca e rientrante, che ha messo completamente fuori causa Rossi, apparso, però, colpevolmente titubante nell'occasione, e ha consentito, invece, ad Innocenti di intervenire indisturbato all’altezza del secondo palo, in una zona che, di solito, è di competenza del portiere. Di lì, l’assist al bacio per Tedesco, che cinque minuti prima era subentrato a uno stanchissimo Montuori. Tocco elementare, a porta vuota, di testa, e Pinto in visibilio. Gli ultimi minuti li hanno fatti solo i tifosi con le due squadre ormai placate anche dalla fatica. Canti, entusiasmo e applausi ad un Marcianse che chiude l’anno con una mezza impresa. Le prospettive future sono incoraggianti. Soprattutto se la truppa di Fusi potrà tornare a giocare alla casa madre del Progreditur.Gianluigi Guarino IL TABELLINO DELLA PARTITA E LE PAGELLE MARCIANISE - GALLIPOLI 2-2MARCIANISE: Fumagalli 7, Piscitelli 6, Vanacore 6, Filosa 6, Di Napoli 6, Ciano 6 (55'Poziello 6) Montuori 6,5 (85'Tedesco 7), D'Ambrosio 6, Romano 5,5 (55'Manco 7,5), Innocenti 7,5, Galizia 7. Allenatore Fusi 7A disposizione: Mezzacapo, Russo, Compagnone e Della VenturaGALLIPOLI: Rossi 5,5, Molinaro 5,5, Antonioli 6,5, Cimarelli 5,5 (68'Marseglia 6,5), Esposito 6, Suriano, 5,5, Vastola 6,5, Russo 6, Di Gennaro 6,5, Mounard 6 (Bonatti 5), Riccardo 6,5 (Zampa 5). A disposizione: Mercandelli, Savino, Carretta e Sissoko. Allenatore Giannini 6Ammoniti: Vastola, Marseglia e Molinaro per il Gallipoli, Fumagalli per il Marcianise. Espulso nel secondo tempo dalla panchina il presidente del arcianise, Salvatore Bizzarro.Angoli: 3 a 3Note: Spettatori circa mille, con una quarantina provienienti da Gallipoli. Fonte: CasertaC'è

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